PRIMA SQUADRA
Giovanni Manna e Matteo Tognozzi: chi sono e cosa cambia nel mercato della Juve
Come vi abbiamo raccontato ieri, Giovanni Manna e Matteo Tognozzi sono i due più accreditati – scelti da Andrea Agnelli – a ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo della Juventus. Rispettivamente DS dell’Under 23 e Responsabile Area Scouting, vediamo insieme chi sono e di cosa si occupano le due figure dirigenziali, nella maniera più approfondita possibile.
Giovanni Manna e Matteo Tognozzi, due giovani dirigenti in rampa di lancio
La cosiddetta “filosofia giovani” alla Juventus non inizia oggi, non inizia nemmeno nel passato più recente. Inizia nel 2017 (quantomeno il momento di inizio dei primi rumors) per poi iniziare a compiersi in maniera concreta nel 2018 con l’addio di Marotta.
Andrea Agnelli aveva anticipato – e di molto – ciò che oggi in casa bianconera sta iniziando a dare i suoi frutti. Per il Presidente il ringiovanimento doveva partire dai dirigenti, dando spazio a dirigenti giovani, capaci e costruiti in casa, in modo da proiettare la stessa filosofia sui calciatori e cambiare radicalmente una parte focale della modalità di gestione del Club dell’era Andrea Agnelli.
Proprio in quest’intervista del 2018 in cui ringrazia Marotta per l’operato svolto, Agnelli parla di un nuovo corso di “dirigenti giovani“. A distanza di 4 anni si sta verificando ora un nuovo ringiovanimento. Se prima – come detto da Agnelli nell’intervista – i dirigenti giovani avevano un’età media di 45 anni, con Giovanni Manna e Matteo Tognozzi l’età media si abbassa ancora, essendo rispettivamente 34enne il primo e 35enne il secondo.
Giovanni Manna, 13 anni di duro lavoro lo hanno portato dal dilettantismo alla Juventus
Dopo essere arrivato alla Juventus nel 2019 come membro della Dirigenza Sportiva, Giovanni Manna è stato promosso a Direttore Sportivo dell’Under 23 dal luglio 2020. Il suo ruolo, inizialmente, era quello di Vice Paratici, lavorando a contatto con Federico Cherubini che allora era Responsabile Scouting.
«Sono molto contento del traguardo che ho raggiunto. Ora sono fisso a Torino dopo anni passati in Svizzera». Con queste parole si presentava Manna a Torino dopo essere stato prelevato dal FC Lugano.
Il giovane dirigente ha fatto tutta la trafila possibile prima di arrivare dov’è adesso. Si laurea nel 2012 e ottiene il diploma di Direttore Sportivo FIGC nel 2017, coltivando una carriera da Scout nel dilettantismo a partire dal 2009. Nella stagione 13/14 diviene Club Manager del Forlì, prima di passare in Svizzera nella Swiss Super League, campionato che si rivela essere focale per la sua consacrazione.
Si distingue per l’ottimo operato al Forlì nel 13/14, dove si guadagna le attenzioni dei Club del massimo campionato elvetico. Ottiene quindi il ruolo di Team Manager e Talent Manager del Chiasso per la stagione 14/15. Dall’anno successivo inizia il cammino che lo ha portato verso la Juventus.
Dal 2016 diventa Direttore Sportivo del Lugano, dove tramite un notevole lavoro riesce a conquistare la qualificazione in Europa League e a guadagnarsi le attenzioni della Juventus, salendo ancora una volta di livello nel settore, continuando (attraverso il duro e resiliente lavoro) la sua ineluttabile scalata verso l’élite e venendo scelto come membro della dirigenza sportiva bianconera nel 2019.
Sono innumerevoli i talenti portati da Giovanni Manna e Matteo Tognozzi in Next Gen e Primavera negli ultimi anni. Alcuni di essi si sono guadagnati la prima squadra come Iling Jr, altri come Miretti e Fagioli hanno coronato un percorso di crescita iniziato prima dell’arrivo dei due dirigenti.
Barrenchea, Nonge Boende, Soulé, Turco e De Winter Sono solo alcuni dei giocatori portati a Torino dai due dirigenti, nominarlo tutti sarebbe opera che non appartiene a questo articolo né sarebbe utile a descrivere del tutto tutto notevole sia stato fin’ora l’operato di Giovanni Manna e Matteo Tognozzi.
Un talento su tutti, però, può fare da esempio. Kenan Yildiz è l’esempio più lampante di quanto i due giovani dirigenti – che alla Juve hanno sempre lavorato insieme – siano affiatati e di quanto al contempo abbiano dimostrato di poter entrare a far parte dell’élite del settore.
Matteo Tognozzi, l’asso di Cherubini (e Manna)
Anche per Matteo Tognozzi le parole chiave sono gavetta e duro lavoro. Laureatosi nel 2013, diventa Sports Director nelle serie minori nel Pontedera e nel Rosignano Sei Rose tra il 2010 e il 2011. Proprio nel 2011 approda allo Zenit di San Pietroburgo, dove ricopre il ruolo di International Football Scout.
Nella stagione 2014/2015 si trasferisce all’Amburgo dove ha il medesimo ruolo avuto in Russia. Dal 2015 al 2017 è Capo Osservatore del Bayer Leverkusen. Dal 2017 si guadagna l’approdo alla Juventus nel ruolo di Foreign Countries Scouting Supervisor, prima di essere promosso al suo attuale ruolo di Responsabile Area Scouting a partire dal marzo 2018.
“Credo che il ds debba essere la figura con la più alta sensibilità calcistica all’interno del club, per questo il dono dell’osservazione e della comparazione deve essere per forza sviluppato. Mio padre mi ha letteralmente ‘svezzato’ guardando partite di calcio, di tutte le categorie”
Intervista a Giovanni Manna e Matteo Tognozzi sul ruolo di DS, 2017
Giovanni Manna e Matteo Tognozzi, chi tra i due il più quotato al posto di DS e cosa cambia nel mercato della Juve
Attualmente Giovanni Manna è il più probabile di promozione tra i due, perché con più esperienza come Direttore Sportivo, in quanto alla guida della seconda squadra da ormai due anni e mezzo. Matteo Tognozzi a quel punto potrebbe vedersi a sua volta promosso come DS della seconda squadra, proprio al posto di Manna.
Federico Cherubini a quel punto verrebbe promosso a Direttore Generale, con più potere decisionale completando il suo percorso di crescita, arrivando a ricoprire il massimo ruolo nella dirigenza sportiva dopo essere stato “allievo” di Marotta e Paratici a partire dal 2012.
Per quanto riguarda il mercato della Juventus la rivoluzione dello scouting è già iniziata da molto tempo e non cambierà. Occhio ai talenti giovani, con particolare attenzione al prenderli prima che esplodano definitivamente.
Enfasi che verrà posta anche su un altro tipo di calciatori, come abbiamo spiegato varie volte: Top Players in momenti difficili della carriera in cui possono essere presi a prezzo di saldo e che possono essere rigenerati dall’ambiente bianconero. Carlos Tevez vi ricorda qualcosa? Questo è anche il motivo per cui è tornato a Torino Paul Labile Pogba lo scorso luglio.
Giovanni Manna e Matteo Tognozzi hanno collaborato con Cherubini in questo senso anche questa estate. In particolare Tognozzi infatti, è stato il fautore principale dell’operazione Paredes.
Altra caratteristica fondamentale del mercato bianconero degli ultimi 12 anni è stata dare la priorità ai giocatori che giocano già in Serie A, quando possibile, in modo da rinforzare la squadra e al contempo indebolire le avversarie, monopolizzando il mercato secondo il modello Bayern Monaco.
La Juventus finalmente – dopo alcune stagioni in cui sembrava aver perso la bussola – ha le idee chiare, sia sul mercato che sull’organigramma societario, con gerarchie, ruoli, filosofia e modalità di lavoro ben definiti. Le scelte della società sono forti e vengono difese anche in momenti difficili, basti pensare a come è stato difeso Allegri in questa prima parte di stagione quando tutto sembrava andare nella direzione sbagliata.
Queste fermezza di idee e chiarezza di decisioni, prima o poi, avranno il loro lento e inseorabile impatto sui risultati sportivi del Club, e chissà che l’inerzia positiva sia già iniziata con le ultime 6 vittorie consecutive in campioanto.