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Eredità Agnelli: Margherita porta i 3 figli John, Lapo e Ginevra in tribunale

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Capitolo Eredità Agnelli. Sta facendo molto rumore nel mondo della finanza l’ultimo scossone all’interno della famiglia Agnelli – Elkann. Margherita Agnelli ha portato in tribunale i figli John, Lapo e Ginevra. L’esito della causa potrebbe avere serie conseguenze sulla posizione di Andrea Agnelli, soprattutto se a vincere dovesse essere Margherita Agnelli.

Margherita Agnelli ha portato in tribunale i suoi 3 figli per chiarire finalmente i ruoli nella successione della madre Marella Caracciolo, morta 16 anni dopo l’avvocato Gianni Agnelli, nel 2019.

Margherita potrebbe portare cambiamenti nell’assetto Exor

Margherita, figlia di Gianni e madre di John, Lapo e Ginevra Elkann (e degli altri cinque figli Maria, Pietro, Anne, Sofia, Tatiana, avuti con il secondo marito Serge de Pahlen), da anni contesta tutti gli atti ereditari. 

Qualora le richieste di Margherita Agnelli dovessero essere accolte in tribunale, gli stravolgimenti sugli assetti finanziari della famiglia sarebbero notevoli. Soprattutto per quanto riguarda la società Dicembre e la governance del gruppo Exor.

La Dicembre appartiene a John Elkann per il 60% e a Lapo e Ginevra per il restante 40% (20% a testa). Il valore della società al momento della morte di Marella Caracciolo nel 2019 era di 4,6 miliardi.

Di questa società Margherita rivendica addirittura il 50%. Mentre il gruppo Exor (la holding finanziaria con sede in Olanda che amministra le società della famiglia sabauda Stellantis, Ferrari, Iveco, CNH Industrial, il gruppo editoriale Gedi, l’Economist e la Juventus) nel 2021 ha registrato un fatturato di 33,6 miliardi di euro e un utile netto di 3,5 miliardi.

L’attacco di Margherita e la difesa di John

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Margherita Agnelli ha già una causa pendente a Ginevra riguardo la successione della madre. Nella causa Margherita ha impugnato 3 testamenti svizzeri in cui Marella designava come unici eredi John, Lapo e Ginevra.

La madre dei rampolli ha però deciso di aprire causa anche in Italia, sostenendo che la residenza abituale della madre fosse proprio a Torino, quindi i testamenti svizzeri non avrebbero alcun valore perché gli interessi della famiglia e i testamenti andrebbero regolati dalla giurisdizione italiana e non da quella svizzera.

Secondo Margherita quindi, gli interessi della madre sarebbero sempre stati in italia e mai altrove. A sostenere questa sua “tesi italiana” esiste un dossier che documenta tutti gli spostamenti quotidiani di marella negli ultimi 15 anni di vita.

Il famoso avvocato milanese Dario Trevisan ha redatto ed esposto in tribunale un atto di citazione di ben 200 pagine, nelle quali viene delineata una vera e propria cospirazione volta “alla totale esclusione della figlia e dei suoi discendenti, ramo de Pahlen, dalla successione Caracciolo”.

Sostiene dunque Margherita che la madre sarebbe “stata indotta a rilasciare i testamenti, nonostante non ne potesse comprendere la portata” in quanto per motivi di salute fosse “minata nella sua effettiva capacità naturale a testare”.

La difesa di John, Lapo e Ginevra

Gli avvocati dei 3 fratelli Elkann si difendono e rispondono. Menzionano in tribunale che Marella Caracciolo già dagli anni ‘70 aveva legalmente il proprio domicilio a Saint Moritz con iscrizione all’Aire. Fanno presente inoltre che – come risulta da una vecchia indagine fiscale dell’Agenzia delle Entrate sull’eredità Agnelli – era stato confermato come Marella era regolarmente residente in Svizzera dagli anni ‘70.

Inoltre, John, Lapo e Ginevra Elkann fanno presente che nel 2004 “due fondamentali accordi sono stati negoziati e liberamente sottoscritti” da Margherita, attraverso i quali ha ottenuto 1,2 miliardi.

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Il mantra che i rampolli della famiglia Elkann hanno sempre sostenuto è che il controllo di John sulla holding torinese al vertice del gruppo non possa essere messo in discussione in alcun modo

E’ per questo motivo che ora sul tavolo c’è la questione pregiudiziale:Può il Tribunale di Torino procedere come sostiene Margherita? Oppure deve rinunciare come sostengono gli Elkann? Oggi, secondo fonti legali, non ci sarà alcun verdetto: per la decisione si andrà al 2023. E l’eredità di Marella ancora non trova pace.

Moncalvo su Eredità Agnelli: l’esito della causa potrebbe avere ripercussioni sulla Juventus, Margherita farebbe quello che John non ha il coraggio di fare

“La defenestrazione di Andrea passa per due fasi: la prima è trovargli un altro posto adatto che sembri una promozione, l’altra è trovare l’alternativa per quanto riguarda la guida tecnica. C’è un presidente (sempre riguardo Agnelli, ndr) che dice di non saperne niente quando vengono trovati i panni sporchi. Sono per la vittoria in tribunale di Margherita Agnelli, così tornerebbe Giraudo e anche l’innominabile (il riferimento è a Luciano Moggi, ndr), che a suo tempo aveva il coraggio di comandare, mandando a quel paese gente come Zidane e Vieri quando serviva”.

Conclude poi Moncalvo: “Non è un caso scoprire Fagioli o l’attaccante fatto esordire in Portogallo che Allegri non sapeva nemmeno di averlo. Questo vuol dire che non guarda neanche le partite dell’U23”.

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Collaborazioni: Juventus Planet.
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