PRIMA SQUADRA
ππ¦π³π° π΄πΆ ππͺπ’π―π€π° | Udinese-Juventus 2-2
Comincia la nuova stagione e di conseguenza riparte anche Nero su Bianco, la rubrica che analizza punto per punto gli aspetti negativi e positivi delle partite.
La Juventus 2.0 di Massimiliano Allegri si presenta a Udine in formato “double face“. Ad un primo tempo di assoluto predominio tecnico, tattico, fisico e atletico, segue una ripresa macchiata da cali di concentrazione e di precisione, dovuti alla stanchezza. Dybala ispira, Szczesny distrugge, il Var colpisce ancora. L’esordio dei bianconeri termina con un amaro 2-2.
β« NERO
DISASTRO SZCZESNY – Il protagonista in negativo di Udinese-Juventus. Non riesce a garantire sicurezza alla porta bianconera, complice soprattutto la mancanza di luciditΓ . Le poche volte che Γ¨ chiamato in causa, sbaglia la presa e la palla rischia di carambolare a favore degli avversari, come in occasione del fallo da rigore. Al minuto 83, il polacco fa l’en plein: pressato da due avversari, sbaglia il controllo e tenta cosΓ¬ un dribbling velleitario, finendo per regalare il pallone a Deulofeu. Come mostra l’immagine, le possibilitΓ erano servire De Ligt o, metodo “allegriano”, spazzarla in tribuna.
SOFFERENZA SCAMBI RAPIDI – Max Allegri aveva etichettato l’Udinese come una squadra “fisica” e su questo aspetto la Juventus Γ¨ stata all’altezza (palle contese 50-50%, duelli aerei 50-50%, contrasti vinti 11-12). Tappata questa falla, i friulani hanno dovuto trovare vie alternative, tramite la qualitΓ negli scambi rapidi e stretti. Ne Γ¨ un esempio la prima occasione di Pussetto, come anche l’azione da cui scaturisce il rigore. La difesa della Vecchia Signora si Γ¨ fatta trovare impreparata, lenta e confusa nelle uscite sul portatore di palla.
STANCHEZZA 2Β° TEMPO – Come anticipato, si sono viste due Juventus. Sicuramente nella ripresa Γ¨ subentrata una comprensibile stanchezza, anche per la differenza di condizione psico-fisica delle due squadre. Ma non tutto era inevitabile: l’ingresso di Chiellini ha abbassato il baricentro, rendendo difficoltose la sofferenza del possesso avversario e le ripartenze. Inoltre, gli altri cambi non hanno regalato strappi per far rifiatare la squadra. Gli uomini di Allegri hanno dunque iniziato a giocare palloni sporchi e spesso gettati al vento.
βͺ BIANCO
DYBALA LEADER TECNICO – La Joya del ritorno. Questo il titolo per definire la prestazione di Paulo Dybala. L’argentino svaria, mettendo in soggezione la retroguardia di Gotti. Si allarga, converge, viene in contro, smista e inventa. Segna un gol da attaccante puro e fornisce un assist da regista. Nel secondo tempo, Silvestri gli nega la doppietta, i segnali sono incoraggianti. Quando vede Udinese, si accende.
INSERIMENTI MEZZALI – Forse la caratteristica fondamentale di Allegri, l’attacco alla profonditΓ delle mezzali, servite la maggior parte delle volte dai terzini. Proprio in questa maniera nasce la rete dell’1-0, grazie al movimento di Bentancur. Dall’altra parte del campo, Bernardeschi compie il movimento due sole volte (una termina sul fondo, la seconda Γ¨ annullata per off-side).
ESORDIO LOCATELLI – In una giornata amara, arriva perΓ² uno dei momenti piΓΉ belli per Manuel Locatelli, ossia l’esordio in bianconero. L’ex Sassuolo ha a disposizione 7 minuti, durante i quali esulta per il vantaggio di Ronaldo, ma la gioia Γ¨ stroncata dal Var.