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Pogba ricorre al TAS contro la squalifica per doping: attesa per la sentenza

Se confermata la lunga squalifica il passo successivo sarebbe il divorzio: risoluzione anticipata del contratto in scadenza nel 2026

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Paul Pogba, centrocampista della Juventus e della nazionale francese, si trova in un momento cruciale della sua carriera sportiva. Dopo aver presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna contro la squalifica di 4 anni per doping, Pogba e la Juventus attendono con trepidazione la decisione finale del tribunale.

Il caso di Pogba ha avuto inizio un anno fa, quando il Tribunale nazionale antidoping aveva sospeso il calciatore dopo il match Juventus-Udinese a causa di una positività ai metaboliti del testosterone. La positività era stata confermata anche dalle successive controanalisi effettuate il 6 ottobre, come riportato da La Gazzetta dello Sport.

Il 7 dicembre, la Procura antidoping aveva chiesto una squalifica di 4 anni, richiesta accolta il primo marzo dal Tribunale nazionale antidoping. L’ultimo sviluppo del caso è stato il ricorso al TAS di Losanna e l’udienza recente in cui Pogba ha esposto la propria versione dei fatti. Ora, il calciatore e la Juventus sono in attesa della sentenza che determinerà il futuro di Pogba nel calcio professionistico.

Dal passato autunno, Pogba non può né giocare né allenarsi con la Juventus, e percepisce solo il minimo salariale previsto dal contratto collettivo, circa duemila euro netti al mese, rispetto ai 8 milioni più 2 di bonus previsti dal contratto firmato nell’estate del 2022. La maglia numero 10, precedentemente indossata da Pogba, è ora sulle spalle di Yildiz. Qualora la squalifica venisse confermata, il passo successivo sarebbe probabilmente il divorzio: una risoluzione anticipata del contratto in scadenza nel 2026.

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