CALCIOMERCATO
Pjanic: “Koeman mi ha trattato come un ragazzo di 15 anni. Sul ritorno alla Juve…”
Dopo il trasferimento dal Barcellona al Besiktas, Miralem Pjanic ha parlato ai microfoni di Marca: “Sono molto felice e motivato. Sono appena arrivato a Sarajevo dopo la mia presentazione con il Besiktas. Non potevo accettare una situazione come quella che ho vissuto l’anno scorso.”
Su Koeman: “Ancora oggi non so cosa volesse esattamente, non ha mai cercato di spiegarmi le cose, né di trovare una soluzione. Ero io che andavo a chiedergli cosa volesse da me, se facevo bene o male, volevo essere utile. Ma per lui non c’erano problemi nel mio gioco, non mi ha mai dato risposte. Il tempo passava, la situazione peggiorava, ma senza motivo. Io mi comportavo bene, in maniera molto professionale. È una cosa molto difficile da capire. Sono una persona che vuole sempre il massimo e anche di più. Quando non giochi è difficile star bene fisicamente e mentalmente, perché l’allenatore uccide la tua fiducia, perché non hai comunicazione con lui. Io sono un giocatore che può accettare tutto, ma voglio sempre che mi si dicesse le cose in faccia. Non come se non stesse succedendo nulla, come se avessi 15 anni. Ho dato il massimo fino alla fine, sono stato professionale con i compagni, lavorando sempre anche per loro, perché si preparino bene per le partite. Sapevo che se l’allenatore fosse rimasto al suo posto, avrei dovuto trovare una soluzione“.
Sull’arrivo in Blaugrana: “Ero molto felice alla Juventus, un club straordinario, ma il Barça ha passato due anni a cercare di ingaggiarmi senza riuscirci e non potevo dire no. Quando ho firmato per il club blaugrana ho sentito l’emozione di chi sta andando in una squadra dove tutti i bambini sognano di giocare, ed ero orgoglioso ripensando alla mia famiglia che lasciò la Bosnia“.
Sulle voci di un ritorno alla Juve: “Sì è vero, c’erano tante possibili situazioni ma il momento non è semplice. Pochi club hanno potuto fare un gran mercato, praticamente solo il Paris Saint-Germain, non so come abbiano fatto. E poi i club di Premier League. E io intanto, finché non ho ricevuto la chiamata del Besiktas, sono rimasto concentrato sull’allenamento e sulla preparazione, ma era molto difficile“.