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Out Vlahovic, in Lukaku? Scelta poco comprensibile

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Il caso Lukaku sicuramente intriga visti i precedenti tra giocatore e club bianconero che facevano presagire ad altro. Invece il nome del belga ora è assolutamente legato alla maglia bianconera, visto che un reale arrivo dell’attaccante a Torino non sembra così utopico.
L’operazione fa storcere il naso per diversi motivi, sia tecnici che economici.

Lukaku, arma per destabilizzare ambiente Inter e mercato? Unica spiegazione accettabile

I tifosi bianconeri si sono schierati. Lukaku non è un nome gradito. Il belga non scalda neppure lontanamente il cuore della tifoseria. Allora perché questo accostamento? L’unica opzione davvero accettabile sarebbe quella della manovra “distrattiva” per affondare il colpo su un altro profilo all’improvviso, come David del Lille. In questo modo si avrebbero due risvolti positivi: il primo è l’arrivo di un giocatore come rinforzo, l’altro come indebolimento e destabilizzazione dell’ambiente interista, che a quel punto si troverebbe costretto a cercare un altro attaccante visto che i rapporti con Lukaku sono glaciali. Questo sarebbe l’unico scenario accettabile.

Cedere Vlahovic e optare per Lukaku sarebbe l’ennesima follia

Ora, ritorniamo alla realtà. Attualmente la trattativa tra Lukaku e la Juventus sembra essere a buon punto, ma andrebbe definitivamente in porto solo in caso di cessione del serbo. Inoltre l’ex Chelsea sarebbe una richiesta esplicita di Massimiliano Allegri, che evidentemente ha ancora potere decisionale. Un’operazione del genere sarebbe follia, l’ennesima in questi anni. L’idea è quella di abbassare il monte ingaggi, ma allora perché vendere Vlahovic che percepisce 7 milioni per poi offrire una cifra simile a Lukaku? Sarebbe un controsenso. Così come sarebbe altrettanto incoerente passare da un ventitreenne con ampi margini di miglioramento e di vendibilità ad un giocatore di trent’anni che molto probabilmente ha raggiunto il suo apice, con ancora pochi anni di carriera ad alti livelli davanti e con poche possibilità di cessione remunerativa. Dettagli che vanno in netto contrasto con la nuova politica societaria della Juventus, specie se teniamo conto della già nota presenza di un elemento come Arek Milil, classe 94.

Inoltre va aggiunto anche un dettaglio legato al gioco. In questa stagione sono state mosse molte critiche a Dusan Vlahovic per la poca presenza tecnica nel lavoro di squadra e la concretezza sotto porta. Lukaku arriverebbe come classico attaccante di manovra capace di tenere la palla e far salire la squadra. Fermo restando che il compito dell’attaccante è quello di segnare e non di fare il centrocampista aggiunto, anche Lukaku avrebbe dei problemi realizzativi considerando il sistema di gioco di Massimiliano Allegri. Per ogni attaccante diventa difficile giocare a 30 metri di distanza dall’area di rigore, specie nel caso della torre.
In un momento di restyling totale e con buona parte della tifoseria che non gradisce il nome di Lukaku, partire con un’incongruenza del genere non è un buon biglietto da visita.

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