PRIMA SQUADRA
Non solo Thiago Motta, tutta la dirigenza della Juventus è sotto esame: l’indiscrezione
La Juventus è sotto la lente d’ingrandimento: non solo il tecnico Thiago Motta, ma anche la dirigenza in discussione

Il progetto della Juventus, avviato lo scorso luglio con grandi ambizioni e una linea giovane, sta attraversando un periodo di incertezze che coinvolgono non solo l’allenatore Thiago Motta, ma anche la dirigenza. Un’iniziale visione di rinascita, basata su idee fresche e ambiziose, sta vacillando, e con essa il futuro di alcuni dei protagonisti della gestione del club.
Un progetto giovane, ma ancora fragile
La Juventus ha intrapreso un nuovo progetto con un forte focus sul ringiovanimento della rosa. L’idea era quella di costruire una squadra competitiva, con una base giovane, capace di crescere nel tempo e di essere la protagonista del futuro. Tuttavia, come accade spesso quando un progetto così ambizioso non raggiunge i risultati sperati, le ombre cominciano a palesarsi e non si parla più solo di una possibile revisione tecnica sotto la guida di Thiago Motta, ma anche di una riflessione sulla dirigenza.
I dubbi sulla dirigenza: Scanavino e Giuntoli sotto esame
Secondo quanto riportato da Tuttosport, oltre all’incertezza che circonda l’allenatore, ci sono anche dubbi sulla permanenza di Maurizio Scanavino, amministratore delegato della Juventus, e di Cristiano Giuntoli, direttore tecnico. Giuntoli, che ha svolto un ruolo fondamentale nel risanamento della squadra, si è recentemente trovato a dover intervenire per ricompattare il gruppo dopo una pesante sconfitta contro l’Atalanta. Nonostante gli sforzi, l’ombra del fallimento si fa più concreta se la squadra non raggiungerà il quarto posto in campionato. Un obiettivo che non è solo una questione sportiva, ma che potrebbe determinare il futuro finanziario del club, con conseguenze dirette sull’azienda.
Gli obiettivi di Giuntoli e Scanavino: risanamento e riduzione dei costi
Giuntoli e Scanavino si sono trovati di fronte a una sfida non facile: risanare una Juventus che, prima dell’arrivo della nuova dirigenza, aveva accumulato difficoltà economiche e sportive. I punti chiave di questo processo sono il ringiovanimento della rosa e la riduzione del monte ingaggi. In particolare, sono stati fatti significativi sforzi per abbattere i costi: uno dei segnali più evidenti di questa strategia è stato il mancato rinnovo di Adrien Rabiot, uno dei giocatori più costosi della rosa, così come alcune cessioni di lusso, che hanno permesso di alleggerire il bilancio del club.
L’obiettivo dichiarato da Giuntoli è quello di “creare valore” attraverso una gestione oculata delle risorse, ma anche di evitare ulteriori aumenti di capitale, una situazione che il club non potrebbe permettersi, viste le difficoltà economiche degli ultimi anni.
Il bilancio delle operazioni di mercato e l’incertezza sul futuro
Nonostante la volontà di ridurre i costi e ottimizzare la rosa, le operazioni di mercato più recenti, come gli acquisti di giocatori come Conceicao e Kolo Muani, hanno fatto lievitare le spese a circa 300 milioni di euro, con una cifra che potrebbe avvicinarsi ai 400 milioni se questi acquisti dovessero essere confermati. Tuttavia, i risultati sul campo non sono arrivati con la stessa rapidità con cui sono state effettuate le operazioni di mercato, creando una situazione di incertezza che ha messo Giuntoli sotto esame.
Nonostante ciò, va riconosciuto che il direttore tecnico ha portato a casa una semestrale positiva, un risultato che mancava dalla stagione 2018, ma il suo futuro dipenderà in gran parte dal raggiungimento del quarto posto in campionato. In caso contrario, tutti i membri della dirigenza, compreso Giuntoli, saranno chiamati a rispondere delle scelte fatte fino a questo punto.

Mauro Saviola
14 Marzo 2025 at 19:01
Il 4 posto ve lo porterá propio una squadra che non vi aspettate!!!!