PRIMA SQUADRA
Motta nel post partita: “A tratti bene, altri no. Koopmeiners importante ma non c’è solo lui. Yildiz fuori…”
Le parole del tecnico della Juventus Thiago Motta al termine di Juventus-Parma, ai microfoni di Sky Sport: “Abbiamo concesso ma anche creato tanto. Cerchiamo di evitare l’avanti e indietro, così da non dare palle gol in ripartenza agli avversari. Abbiamo creato occasioni per stare meglio in campo, col vantaggio avremmo potuto cambiare lo stile dell’avversario. A tratti abbiamo fatto bene, altri no: dobbiamo aumentare i momenti buoni, per dare più difficoltà agli avversari e ottenere il risultato che vogliamo. Che non è certamente il pareggio”.
Troppi errori tecnici e ultimamente soffrite molto. Cosa è cambiato?
“Mantenere l’equilibrio della squadra è importante. Oggi abbiamo commesso errori negli ultimi metri, non solo in costruzione. Dobbiamo concludere meglio, senza permettere agli altri di ripartire ogni volta che sbagli. Soprattutto per chi ha esterni così veloci, che aspettano solo momenti così. E in dei momenti abbiamo sofferto le loro ripartenze, a causa di errori nostri”.
Equilibrio e gestione possibili solo con Koopmeiners?
“Per noi è importante ma non deve esserci solo lui. Dobbiamo lavorare di squadra, si può fare solo a livello collettivo. Delle volte abbiamo creato confusione e fatto scappare e ripartire gli avversari. Si è visto che il Parma era preparato a giocare così, dovevamo evitare”.
Faticate a ricompattarvi?
“Sono d’accordissimo, la riaggressione è troppo importante. Se facciamo scappare l’avversario in verticale, poi di certo soffriamo dietro perché attacchiamo con tanti giocatori. Dobbiamo migliorare in questo e tenere per più tempo gli altri nella loro area di rigore, senza fare sempre 60-70 metri all’indietro”.
Perché Yildiz era fuori? Vederlo più accentrato è un’idea?
“Weah ha giocato bene a San Siro e anche oggi, segnando. Kenan entrando dopo, con la partita più aperta, è un giocatore ideale per creare situazioni, anche venendo all’indietro. Ho visto molto bene anche Thuram e poi Koopmeiners. Oggi dovevamo aprire il campo, tante volte lo abbiamo fatto. Lui negli ultimi metri ha libertà, ma era normale oggi voler aprire il campo contro una squadra così chiusa”.