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Moglie Bonucci, lunga lettera alla Juventus: “Ti ho amata e odiata. Abbiamo condiviso lo stesso uomo”

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maccari bonucci

Con una lunga lettera pubblicata su Instagram, Martina Maccarimoglie di Leonardo Bonucci, ha salutato la Juventus. Dopo 13 lunghi anni, l’avventura dell’ex capitano bianconero si è conclusa, probabilmente, nel peggiore dei modi. Messo fuori rosa da Massimiliano Allegri, il difensore dopo alcune settimane di riflessione si è accasato all’Union Berlino. Una rottura dolorosa che ha portato il calciatore a chiedere il risarcimento al club per il trattamento ricevuto negli ultimi mesi alla Continassa. La moglie si sfoga sul social pubblicando un lungo messaggio: 

“Cosa ci rimane quindi? Nemmeno un squallido, ultimo abbraccio. È in una mattina di pioggia torinese che dovevo venirti a guardare. Perché guardarti mi fa credere che per un momento, forse, tu possa sentirmi. 13 anni. Per tredici lunghi anni Tu ed Io siamo state Amiche. E Tu lo sai. Di quelle che una è più grande e una è più piccola, una è amata da tutti e l’altra deve invece faticare per trovare il suo spazio. Amiche trascinate per passione, anche all’antagonismo. Amiche che non si scelgono ma che la vita avvicina, chissà per quale strano disegno.

Tu ed Io abbiamo condiviso la passione per lo stesso uomo, e tu (adesso posso confessarlo) hai sempre vinto. Sei stata Tu, sempre, il primo pensiero, Tu quella della priorità, ed Io quella del tempo che rimane. Sei sempre stata quella che c’è anche quando non la vedi… Proprio come le Amiche che ti fanno sentire sempre un po’ in ombra, ma che alla fine ti fanno sentire protetta. Quelle che sai di essere seconda ma dopo una prima irraggiungibile. Quelle che la guardi e trovi sempre l’ispirazione giusta.

Anche quando le cose vanno male Lei è in grado di passare la giusta ispirazione e Tu, sei lì a stupirti ogni volta. È per questo, forse, che in questo mio amore assorbito per osmosi, ti ho odiata spesso. Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi con cadenza programmata, calendarizzata. Oltre l’orizzonte dei sentimenti incontrollabili come l’amore e l’odio, avevo certezza però che saresti stata un faro per sempre. Quella della cosa giusta al momento giusto, anche fosse l’ultimo momento, quello agli sgoccioli del tempo a disposizione. Pensavo che nonostante la vita ed i meccanismi normali del corso del tempo che conosciamo benissimo, avremmo continuato a riconoscerci.

Pensavo saremmo state fedeli per sempre ad una storia che parla di vita, di dare e prendere, di sacrificio e riconoscenza, di lavoro e amore, una storia di vita che parlava di un patto di cura. Oltre il moderno tritacarne, pensavo avremmo continuato a curarci l’una con l’altra. Mi dispiace tanto. Non cambierò strada incontrandoti. Ai patti io tengo fede. Perdendo tanto, rinunciando anche a quello che per tanti anni ci siamo contese. Buona Vita”.

1 Commento

1 Commento

  1. Gaetano

    13 Settembre 2023 at 12:39

    pensate a quelli che lavorano oggi si lavora e domani? voi non avrete mai la pancia vuota ,perche avete dato vero ,ma quanto avete avuto in ricchezza??

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