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McKennie: “Io mi vedo come un 8. Il calcio è strano, volevo fortemente restare…”

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Il centrocampista americano della Juventus Weston McKennie, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport dal ritiro della proria Nazionale. Sul ruolo: “Io mi vedo come un numero otto, mi piace essere nel mezzo dell’azione sia quando si attacca che quando si difende. Onestamente per me la cosa più bella è avere libertà a livello tattico. Penso di essere un giocatore che ha un buon senso della posizione e che sa farsi trovare nel posto giusto. In Nazionale abbiamo un buon centrocampo con diversi giocatori versatili in grado di fare tante cose“.

Sulla permanenza alla Juve: “A volte il calcio è strano. Volevo fortemente restare a Torino per poter dimostrare di essere ancora in grado di fare la differenza a questo livello. Durante la preparazione ho lavorato molto duramente, non sono un tipo che si nasconde quando arrivano le critiche o i dubbi su di me, anzi queste cose mi motivano ancora di più. Adesso sono contento di aver dato delle risposte”.

Su Weah, compagno anche in Nazionale: “Tim e io siamo innanzitutto grandi amici e ci troviamo bene sia in campo che fuori. Non sono parole di circostanza, ognuno è genuinamente contento dei successi dell’altro, non ci sono gelosie tra di noi. Abbiamo anche una connection speciale in campo ed è stato molto bello partire titolari entrambi sabato nel derby. Spero la cosa possa ripetersi spesso“.

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