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PRIMA SQUADRA

Allegri: “L’amichevole con l’Atletico ci ha fatto alzare le antenne. Lotteremo per lo Scudetto”

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Allegri

Domani sera alle ore 20.45, la Juventus ospiterà il Sassuolo all’Allianz Stadium di Torino per disputare il primo match del campionato di Serie A TIM. Alla vigilia, Massimiliano Allegri si presenta in conferenza stampa.

“Solo per un saluto e un ben trovati a tutti. Inizia la stagione e inizia il divertimento. Ora possiamo partire”.

Come arriva la squadra: “La squadra ha lavorato bene in questo mese, quello che conta è la partita di domani sera. La prima incuriosisce sempre, contano i tre punti contro un Sassuolo che l’anno scorso ci ha battuto in casa. Sono tecnici, bisogna fare una grande partita. Non abbiamo una condizione massimale, ci sarà lo stadio pieno”.

Disponibili: “Abbiamo fuori Rabiot e Kean per squalifica, anche lì è una situazione da rivedere perché i giocatori che saltano la prima partita per l’ammonizione dello scorso anno è da rivedere. Ne va dello spettacolo: un conto è un cartellino rosso, un altro è la somma di ammonizione dopo 38 partite. Bisogna valutare e riflettere un po’. Abbiamo degli indisponibili: Szczesny, Aké, Pogba che sta lavorando e speriamo di averlo prima possibile, Chiesa sta lavorando e speriamo di riaverlo a livello massimale come condizione a gennaio. Poi Arthur ha un problema alla caviglia, sta lavorando e poi ci sono voci di mercato. Non è disponibile. Anche Kaio. McKennie è disponibile”.

Umore dei tifosi in vista della nuova stagione: “Posso capire l’umore di questi alti e bassi. Abbiamo giocato 3 amichevoli contro squadre importanti. Questa bella sconfitta con l’Atletico ci ha fatto bene e ci ha fatto alzare le antenne. Ho sentito troppi trionfalismi in giro. La Juve ha il dovere di puntare a vincere come tutti gli anni. Farlo è difficile perché ci sono squadre attrezzate. È un campionato con 4/5/6 pretendenti e noi siamo in mezzo a quello. Dobbiamo lavorare in silenzio, migliorare la squadra sotto tutti i punti di vista: gioco, fase difensiva. È un lavoro che siamo facendo quotidianamente e sono contento. La società è stata brava a sostituire chi è partito. Ora dobbiamo pensare al campionato, abbiamo 4 partite prima della fine del mercato. Dobbiamo avere grande rispetto dell’avversario: vincere è fatica, dobbiamo fare bene quando abbiamo la palla e quando non l’abbiamo. La squadra è serena, tranquilla e ha entusiasmo”.

Kostic: “È un giocatore che crossa molto bene, ha un controllo ottimo di palla. E’ arrivato da due giorni, ha fatto avanti e indietro da Francoforte. Devo decidere tra lui, Cuadrado e McKennie: di questi 3 ne giocano due. Sono contento, è un calciante e ne trarrà beneficio Vlahovic”.

Vlahovic: “Sta bene. È rientrato dal problema avuto quest’estate, ci vuole un attimo di pazienza per riaverlo al 100%. Sta decisamente meglio, ha tutte le possibilità per fare una grande stagione e sicuramente la farà”.

I match di ieri di Inter e Milan: “Mi dice che hanno 3 punti e noi ancora 0. Inter e Milan sono avanti agli altri, la Roma mi incuriosisce. Mourinho e la società sono stati molto bravi a fare acquisti mirati. Rispetto agli anni precedenti cambia una cosa: non essendoci la sosta l’obiettivo era essere a marzo in corsa per i titoli, ora gli obiettivi diventano due. Essere nelle prime 4 il 13 novembre e giocarsi il campionato da gennaio in poi, e poi passare il turno di Champions”.

Il punto della squadra e il mercato: “Al mercato ci pensa la società. Sono stati sostituiti i giocatori che sono andati via e non dobbiamo farci distrarre delle notizie di mercato. Non è alibi ma dobbiamo sfruttare le opportunità di queste prime partite. Il Sassuolo è sempre difficile da affrontare, è pericolosa e ha giocatori validi. Dovremo fare una grande partita”.

Difesa a 3: “Non ricordo quando ho difeso a 3 l’ultima volta… Magari in costruzione, ma difficilmente le mie squadre hanno difeso a 3. Di Bremer sono contento di quello che sta facendo: tutti i giorni viene al campo per migliorare e lo sta facendo”.

Sostituire Pellegrini: “Abbiamo 4 terzini: De Sciglio, Alex Sandro, Danilo e Cuadrado. Abbiamo anche la fortuna di avere Danilo e De Sciglio che possono giocare a destra e sinistra. Ringrazio Pellegrini di quello che ha fatto l’anno scorso. Quest’anno non potevamo tenere 5 terzini, ha avuto questa possibilità ed è andato”.

Di Maria più centrale: “Va sfruttato per le sue caratteristiche tecniche che sono nettamente superiori alla media. Dovremo essere bravi a cercarlo per metterlo in condizione di fare assist.

I giovani: “Con la società siamo pienamente d’accordo sui giovani. Non abbiamo ancora deciso chi rimane e chi no: uno/due rimarranno alla Juventus, altri faranno un altro percorso. Dipende come si evolverà il mercato. Una cosa è certa: i giovani che abbiamo sono molto bravi”.

Pressione mercato: “La società ha lavorato bene e ha sostituito chi è partito. L’anno scorso la Juve ha fatto un’ottima stagione. Perché ci chiamiamo Juventus e dobbiamo vincere tutti gli anni non è così. C’è un ricambio generazionale. Ognuno interpreta le cose a suo modo: se uno le vede in modo chiaro dice cose giuste, altrimenti in modo sbagliato. L’anno scorso abbiamo fatto 16 punti in meno del Milan, anzi mettiamo 10 perché dopo aver raggiunto il 4^ posto abbiamo mollato. Dobbiamo recuperare 10 punti al Milan. Quest’anno è un altro campionato, abbiamo il dovere di puntare a vincere ma non giochiamo da soli. Ci sono squadre che han fatto meglio di noi e questo deve essere uno stimolo. Bisogna essere pratici nella vita”.

Entusiasmo: “Bisogna avere entusiasmo ma anche la consapevolezza che bisogna fare qualcosa di importante per vincere il campionato. Ciò che conta è vincere le partite: dobbiamo lavorare su questo, soprattutto sull’atteggiamento. Con l’Atletico Madrid non abbiamo vinto un contrasto. Se li perdi tutti è difficile vincere, se perdi tutti i duelli aerei è difficile vincere. Bisogna avere grande entusiasmo, sapendo che ci sono difficoltà. Ma ci sono quest’anno, ci sono state l’anno scorso, 10 anni fa e ci saranno tra 3 anni. Vincere non è una cosa normale. Dobbiamo togliere la presunzione, nessuno ci regala niente. Ciò che abbiamo fatto 10 anni fa rimane, quello che faremo domani siamo tutti in discussione. Tutti: allenatore, giocatori, perché ciò che conta è il rettangolo verde. Tenendo il profilo molto basso”.

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