Mattia Perin e la frecciatina social: “Ciascuno è artefice della propria sorte”

Non è passata inosservata una storia Instagram pubblicata da Mattia Perin, portiere della Juventus, che ha deciso di affidarsi a una celebre massima latina per lanciare un messaggio chiaro: “Ciascuno è artefice della propria sorte”.

Una frase che, per molti, suona come una frecciatina diretta all’ex allenatore Thiago Motta, tornato oggi a parlare pubblicamente dopo quasi due settimane dall’esonero, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Il rapporto teso tra Perin e Motta

Secondo indiscrezioni, tra i giocatori con cui Motta avrebbe avuto un rapporto complicato ci sarebbe proprio Perin. Il portiere era stato scelto come titolare in molte gare a inizio stagione, salvo poi essere relegato improvvisamente in panchina, senza neppure avere l’occasione di mettersi in mostra in Coppa Italia. Una decisione che ha destato più di una perplessità, considerando le prestazioni convincenti dell’estremo difensore juventino, in alcuni casi superiori a quelle del titolare designato, Michele Di Gregorio.

La replica di Motta: “Attacchi personali inaccettabili”

Nell’intervista, Thiago Motta ha respinto ogni accusa di spogliatoio spaccato, affermando con decisione:

“Queste sono cose che mi danno fastidio. Possono criticarmi come allenatore, ma chi dice che avevo lo spogliatoio contro è un bugiardo. […] Mai nessuno con cui ho lavorato ha detto pubblicamente di avere avuto problemi con me”.

Motta ha sottolineato di aver sempre mantenuto rapporti professionali e umani basati sul rispetto, riconoscendo tuttavia che “è normale che chi gioca meno possa essere meno contento”. E ha voluto precisare che le critiche recenti hanno oltrepassato i limiti:

“In questo periodo ho dovuto ascoltare non critiche tecniche ma attacchi personali. Giudicatemi come allenatore, ma non accetto le maldicenze”.

Silenzio rotto?

Sebbene Perin non abbia mai parlato direttamente della vicenda, la sua storia Instagram potrebbe rappresentare un segnale. Non un’accusa esplicita, ma un messaggio inequivocabile, che lascia trasparire il disagio vissuto nelle ultime settimane.
Una verità silenziosa, affidata a una frase latina che pesa come un macigno.