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Matri ripercorre i suoi anni alla Juve: “La rete più bella? Quella nel match del gol-non gol di Muntari”

Aessandro Matri a La Gazzetta dello Sport ricorda l’episodio che segnò Juventus e Milan: dal primo scudetto alle polemiche infinite

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Alessandro Matri è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ripercorrendo la sua carriera e soffermandosi su un episodio rimasto impresso nella memoria di juventini e milanisti. Non solo perché coincise con il primo dei nove scudetti consecutivi della Juventus, ma anche perché quel match diede origine a polemiche infinite.

Le parole di Matri

Il gol più bello in carriera: “La rete alla Lazio nella finale di Coppa Italia 2015. Venivo da due annate non positive, fu gratificante anche perché Andrea Agnelli mi raccontò che suo padre avrebbe tanto voluto vincere il trofeo della stella. Però la più bella fu quella al Milan nel match del gol-non gol di Muntari: feci l’1-1 al volo marcatissimo da Thiago Silva dopo che mi avevano annullato una rete. Gol bello e importante per il titolo”.

Il momento più duro della carriera?: “Il momento più difficile fu l’addio al Milan: mi caricai di aspettative, la stagione partì male e io ho avuto un calo di autostima. Dopo 6 mesi chiesi a Galliani di andare via: capii che non ero pronto”.

“Alla Juventus ci rimasi male quando il Mister mi mandò in tribuna in finale di Champions: avevo appena segnato in finale di Coppa Italia, pensavo di andare almeno in panchina. Invece io e Pepe restammo fuori e ci consolammo bevendo e mangiando. Un giorno forse Max mi spiegherà…“.

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