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Lukaku, contatti a marzo e regole FIFA violate? Juve: “No, tutto a luglio…”

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Il giallo delle date è una novità della trattativa tra la Juventus e Romelu Lukaku. Alcune ricostruzioni legate alle tempistiche del possibile affare hanno fatto arrabbiare l’Inter e costretto i bianconeri a chiarire quando è iniziato il corteggiamento.

Secondo quanto riportato da alcuni giornali, l’idea Lukaku sarebbe nata su indicazione precisa di Allegri, e i primi contatti tra la Juve e l’avvocato-agente Ledure risalirebbero addirittura a marzo. Ben prima dell’arrivo di Cristiano Giuntoli in bianconero, quindi, sarebbe stato Giovanni Manna, diesse e braccio destro del nuovo direttore tecnico, a imbastire la trattativa. E pochi giorni dopo la finale di Champions ci sarebbe stato il sì definitivo del giocatore. L’Inter era all’oscuro di tutto, tanto che i dirigenti nerazzurri continuavano a lavorare con il Chelsea per trattenerlo a Milano, convinti che quello fosse anche il desiderio del calciatore.

Ricostruzioni che hanno irritato il club milanese, pronto a tutelarsi nelle sedi opportune, poiché Romelu fino al 30 giugno è stato un loro tesserato e contattare un giocatore altrui è vietato dalla normativa Fifa. Non solo: in casa nerazzurra a questo punto ci si domanda se la trattativa già esistente con la Juve possa aver influenzato la prestazione di Lukaku in finale, visti i gol sbagliati. La Juve però ha voluto sgombrare il campo da ogni equivoco, smentendo le ricostruzioni in questione: i primi contatti con Big Rom — fanno sapere dal club bianconero — ci sono stati a luglio, quando era già tornato al Chelsea: la Signora lo ha chiamato solo dopo aver avuto il permesso dal club inglese, con cui aveva iniziato a parlare del possibile scambio con Vlahovic. Tutto secondo le regole per la Juve, che sta cercando di concludere l’affare. A rivelarlo è La Gazzetta dello Sport.

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