Tudor: “Il nostro potenziale è maggiore, vogliamo la Champions. Ecco gli indisponibili”

Alla vigilia del match contro il Venezia, che decreterà la fine del campionato di Serie A Tim, Igor Tudor parla in conferenza stampa au microfoni dei giornalisti. Di seguito riportate le sue dichiarazioni con diretta testuale a partire dalle ore 13.45:

Testa o cuore per domani: “Prima di partire faccio i complimenti al Napoli per lo scudetto. Conta più la testa o il cuore? Servono entrambe le cose. Bisogna sudare fino alla fine. Da una parte partita importante, dall’altra si tratta di una partita che va preparata come tutte le altre, concentrandosi alle cose di campo“.

Indisponibili: “Veiga e McKennie hanno avuto problemi in questa settimana ma si sono allenati con noi, Koopmeiners ha lavorato in parte con noi, Gatti situazione un po’ migliore“.

Scudetto: “In un campionato vince sempre la squadra che merita di più. Una competizione che dura tutto l’anno”.

Questa juve: “I numeri e i calcoli non sono mai stati parte del mio modo di fare come allenatore, mi concentro sempre sul lavoro settimanale. Il potenziale secondo me è più grande di quello che si può vedere ora“.

I ragazzi in settimana: “Li ho visti bene, concentrati e anche in crescita. Nell’ultima gara mi è piaciuta molto la mentalità. Ho visto crescita dal primo giorno da tutti i punti di vista”.

Come stanno: “Quando sono arrivato io sono state tutte gare fondamentali. La squadra mi dà fiducia per domani, vedo una rosa che vuole andare lì per prendersi quello che si merita, che è suo”.

Meriti di Tudor: ““Non voglio parlare di me, lascio commentare altri. In generale si è fatto un buon lavoro, tutti insieme. Manca l’ultimo step e bisogna essere sul pezzo, concentrati, non bisogna sbagliare”.

Storia Juve: “Dal primo giorno provo a educare non solo i giocatori ma tutta la gente che lavora intorno a me. Ognuno sempre ha la sua responsabilità nel fare le cose giuste e nel provare a migliorare. Mi sono trovato bene in questo gruppo di lavoro”.

Venezia-Juve: “Un po’ di tutto, aspettative e concentrazione. Dobbiamo stare attenti, io devo fare il massimo di quello che è il mio lavoro, aiutare i calciatori durante la gara“.