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PRIMA SQUADRA

LIVE – Allegri e Danilo in conferenza: “Alex Sandro, Rabiot e Locatelli out. Di Maria…”

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danilo allegri

Torna la Champions League per la Juventus, che domani all’Allianz dovrà affrontare il Benfica, per la seconda giornata della fase a gironi. Max Allegri e Danilo presentano in conferenza stampa il match. Diretta testuale con aggiornamenti a partire dalle ore 14:30.

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Prende la parola Danilo

Che spirito deve avere la Juventus col Benfica?
Dobbiamo vincere la partita, non c’è altro. Quando diciamo ‘vincere’ non è vincerla in 5 minuti, dura 95, ogni tanto 100. Sappiamo che serve equilibrio, intelligenza. Alle 21.00 scenderemo in campo sapendo di dover vincere”.


A che punto siete nel percorso di crescita?
Ci manca qualcosa sicuramente, altrimenti le avremmo vinte tutte e purtroppo non è stato così. Dobbiamo migliorare, crescere, ma sappiamo che non c’è tempo per imparare e aspettare. Come ho detto, dobbiamo imparare da domani, da ogni gara, senza regalare un tempo come contro la Salernitana. Dopo è difficile recuperare, il Benfica è una grande con grandi calciatori“.


Ti vedi come difensore centrale di alto livello?
“Ora faccio il terzino ma mi diverto di più giocando da centrale rispetto alle altre posizioni. Vedo il campo diversamente, poi mi dirà il mister dove giocare“.

E’ una gara decisiva?
Domani è decisiva, non vincere sarebbe difficile ma la affronteremo con serenità. Dovremo sfruttare questo momento, una serata importante: ci aspettiamo i tifosi vicini, che ci spingano, con responsabilità vogliamo sfruttare questa serata“.


Vi siete confrontati dopo la Salernitana e condividi le parole di Bonucci?
Serve fare un passo avanti come mentalità, su quel che facciamo in partita, non c’è niente di polemico in quel che ha detto Bonucci perché sono d’accordo con lui. Ci confrontiamo spesso, solo così si può fare un passo avanti e poi avere le vittorie che richiede la Juventus“.


Che squadra è il Benfica?
“Il Benfica è una grande squadra, con una storia incredibile, che rispetto molto. Ha Joao Mario e Rafa Silva con grande qualità, Otamendi che ha una grande storia, Schmidt che ha dato subito le sue idee. Dovremo essere al top per poter vincere questa partita. Abbiamo esperienza di gare contro squadre portoghesi, non possiamo pensare che sia facile“.

Dovete crescere atleticamente, fisicamente o dove?
Atletico e fisico non direi, corriamo, proviamo a vincere, anche se a volte andiamo sotto livello. Mentalmente possiamo migliorare, i grandi campioni sono quelli forte mentalmente, che affrontano le gare con la stessa mentalità e cattiveria. Possiamo migliorare tatticamente, condividiamo tutti la stessa idea, la strada è quella“.

Che spirito vi lascia la gara con la Salernitana?
Lo spirito giusto per fare una gara importante. E poi Parigi, il secondo tempo, ci ha insegnato che dobbiamo crederci: abbiamo dimostrato che col PSG, che è una grandissima squadra, possiamo fare delle grandi cose”.


Perché le portoghesi mettono in difficoltà le italiane, sono più abituate all’Europa?
Non solo le italiane ma anche di altri paesi. Hanno qualità, sono abituate alla Champions, a grandi serate. Hanno intensità ma se giocheranno con grande intensità ce l’avremo anche noi“.

Prende la parola Massimiliano Allegri

Come sta la squadra?
Abbiamo recuperato Di Maria, non so se lo schiererò dall’inizio. Szczesny lo valuterò dopo la conferenza, Alex Sandro ha avuto un problema all’adduttore e vedremo se ci sarà col Monza, Rabiot e Locatelli sono out. Abbiamo questi fuori e abbiamo recuperato Di Maria”.


Sul Benfica:
Ha una grande tradizione, vengono da 11 risultati positivi. Domani non è decisiva ma importante, per ottenere un risultato dovremo fare una prestazione da squadra, come compattezza, dovremo stare dentro la partita senza amnesie. In Europa le paghi a caro prezzo“.


Milik-Vlahovic insieme?
Decido domani, ho un dubbio anche a centrocampo. Stiamo recuperando energie per la gara di domani, stiamo bene“.


La difesa a tre può essere la soluzione per domani e per il resto della stagione?
Possiamo costruire a tre e difendere a quattro, a Parigi e con la Salernitana abbiamo iniziato e finito all’opposto. Dipende dalla partita, da come difendono, è questione di sapersi muovere e cercare gli spazi“.

La Juventus ha un problema di concentrazione nei 90 minuti?
Ne abbiamo parlato, serve equilibrio. Dove sta? A volte non riesci a segnare e non devi subirlo. Non è vergogna se il primo tempo finisce 0-0, l’importante è non subire. Lì la squadra non deve andare in stato d’ansia, magari è un momento dove la squadra avversaria prende il sopravvento. Le gare sono lunghe, quando non riesci a far gol non è detto che tu debba subirlo”.


Cuadrado è in dubbio?
Di esterni ho lui, De Sciglio, Danilo che può fare più ruoli.


Si è dato una spiegazione per l’agitazione della squadra?
Vediamo la cosa positiva. La voglia di fare ci porta a strafare. Bisogna solo fare, c’è voglia di andare, vincere le partite, abbiamo 95′ a disposizione per vincerla”.


Su Dusan Vlahovic:
L’ho visto migliorato nei suoi aspetti che deve migliorare ma sono contento di come sta facendo. Dei giocatori con minor esperienza internazionale, con Haaland e Mbappé è tra i migliori”.


L’agitazione non è un paradosso considerata la vostra esperienza?
Abbiamo esperienza in tanti giocatori ma alcuni che hanno poche gare in Champions o nel campionato italiano. Giocare alla Juve non è facile, si è sempre sotto pressione, Bremer domani è alla seconda in Champions ed è un acquisto straordinario ma è alla seconda in Champions”.

Che ne pensa a freddo di quel che è successo con la Salernitana?
“Non ho mai espresso giudizi sugli arbitri, non so se sarò squalificato domenica. Per l’allenatore sarebbe meglio far pagare una multa salata e la domenica dopo deve essere in campo. Credo sia una cosa su cui dovrebbero riflettere. Mettiamo dentro le multe e i comportamenti antisportivi e aiutiamo chi ne ha bisogno“.


Perché c’è così nervosismo tra gli allenatori?
Io domenica ho avuto una reazione sbagliata, mi spiace, ma era il 93′. Sarei stato più contento di una multa che di una squalifica. Da mandare, non da tenere lì“.

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