CALCIOMERCATO
L’ex compagno di Alcaraz: “Non ho dubbi, sarà un crack. Ecco le sue qualità”
Gabriel Arias Arroyo, portiere del Racing ed ex compagno di squadra di Carlos Alcaraz, il nuovo centrocampista della Juventus, intervistato da Tuttosport, ha parlato così del classe 2002: “È un giocatore molto dinamico. Ha una indubbia facilità nell’arrivare dalle parti dell’area avversaria e nel creare problemi alle difese. È sempre nel vivo dell’azione e, di conseguenza, riesce a essere protagonista nelle situazioni da gol. Credo che con il passare dei giorni e con l’aumentare del numero delle sedute di lavoro con Allegri e dei minuti che collezionerà in partita il suo processo di maturazione crescerà esponenzialmente fino a farlo diventare un giocatore fondamentale per la Juventus”.
È già pronto per la Juventus?
“Senza dubbio ha tutte le caratteristiche per essere un giocatore in cui il tifoso juventino possa identificarsi e, una volta adattato, sarà un giocatore di grande importanza per la qualità, il gioco e la dedizione che metterà in ogni partita. In spogliatoio non è mai stato un casinista, un personaggio. È umile a livello di carattere, non parla molto: preferisce i fatti. È, però, dotato di una personalità forte che ha adattato al suo tipo di gioco. Questa è stata una delle variabili decisive alla sua esplosione nel Racing e nel fútbol argentino”.
Lo paragonano tutti a Vidal:
“El Rey Arturo Vidal ha lasciato un segno molto grande nella Juventus: il cileno è stato protagonista di moltissimi trionfi della storia recente del club più vincente d’Italia. Effettivamente, Arturo e Charly hanno uno stile di gioco che è assimilabile. Sarebbe bello se Carlos potesse essere importante quanto lo è stato Vidal, sarebbe meraviglioso se si confermasse crack anche in Serie A. Io non nutro il benché minimo dubbio: Alcaraz ha tutte le carte in regola per riuscirci”.
Il suo idolo non è Messi come per tutti gli argentini, ma Ronaldo:
“È bello che Carlos guardi e si ispiri a un giocatore come CR7: il portoghese è sinonimo di professionalità all’ennesima potenza e di gioco brillante che sarebbero un percorso importante per la carriera di Alcaraz. Comunque credo che la Juventus fosse nel destino di Charly: nel Predio Tita Mattiussi si parlava e molto del fatto che fosse un crack anche con il joypad in mano. Vinceva, alla Playstation. Sceglieva la Juventus e vinceva, spessissimo. Potersi ritrovare su Fifa con quei colori addosso dev’essere per lui, una sensazione impagabile”.