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Lazio – Juventus: dinamiche tattiche e strategie in vista della sfida dell’Olimpico | Antonio Marino Match Analysis
Lazio–Juventus, una sfida dal calibro tecnico e storico elevato
La gara contro la Lazio rappresenta un passaggio chiave per valutare le nostre reali potenzialità e comprendere fin dove possiamo spingerci nel perseguire gli obiettivi stagionali.
Per mister Tudor sarà un ritorno particolare sulla panchina che, proprio da Sarri, aveva ereditato nel 2024, chiudendo la sua esperienza capitolina con un bilancio di sei vittorie, tre pareggi e due sconfitte in undici gare.
Sulla sponda opposta, Maurizio Sarri — tecnico con cui abbiamo conquistato l’ultimo Scudetto nella stagione 2019/20 — rappresenta un avversario di altissimo profilo tattico e metodologico.
In Serie A, la vittoria all’Olimpico manca dal 2-0 del novembre 2021: nelle ultime tre stagioni, infatti, siamo usciti dal campo con due sconfitte e un pareggio.
Lazio, un inizio di stagione complesso
In questo avvio di campionato la Lazio ha incontrato diverse difficoltà. In sette partite ha raccolto due vittorie, due pareggi e già tre sconfitte, siglando 10 reti su 40 occasioni potenzialmente pericolose, con una percentuale realizzativa del 14%.
Sul piano difensivo, la squadra ha subito sette gol, evidenziando vulnerabilità tra centrocampo e difesa. Le transizioni negative restano un punto critico, con spazi concessi agli avversari e un indice di rischio difensivo elevato.
Emergenza Lazio e punti deboli tattici
Contro di noi, la Lazio dovrà fare a meno di cinque titolari, affrontando la partita in evidente emergenza. Nonostante ciò, il sistema di gioco resterà un 4-3-3, con alcune scelte tattiche da monitorare.
Sulla fascia sinistra, Marusic potrebbe agire da terzino: un ruolo in cui ha mostrato in passato alcune difficoltà nel mantenere la posizione durante le fasi di non possesso.
A centrocampo, Guendouzi e Cataldi saranno i metronomi del gioco biancoceleste. Raddoppiare le marcature e impedire a Cataldi di impostare la prima costruzione sarà fondamentale per limitare sviluppi rapidi, cercando al contempo di isolare Zaccagni, vero collante nella fase di rifinitura.
Gestione delle fasi di non possesso
In fase di non possesso sarà fondamentale la collaborazione tra i nostri esterni e centrali. Sulla fascia sinistra, con Cambiaso dovremo supportare Kelly nel contenere i tagli di Dìa, le avanzate di Lazzari e le incursioni di Guendouzi, mantenendo compattezza e tempi di pressione ottimali.
A centrocampo, Thuram sarà chiamato ad aiutare Gatti quando Zaccagni entrerà in possesso nell’ultimo terzo di campo, garantendo copertura e limitando le possibilità di rifinitura rapida della Lazio.
Strategie offensive e gestione del baricentro
L’ideale sarebbe schierare due punte, per mantenere un baricentro medio-alto e limitare il palleggio della Lazio dalla mediana in su.
Se si partirà con un solo centravanti — David o Vlahović — sarà fondamentale sfruttare gli spazi tra Romagnoli e Gila. Le heat map mostrano che questa coppia difensiva lascia spesso più di quattro metri mediamente utilizzabili, un dettaglio che può essere determinante per creare occasioni negli ultimi venti metri.
Sfruttare gli esterni e creare superiorità
Per rendere efficace la fase offensiva, sarà fondamentale mettere Yildiz e Conceição nelle condizioni ideali per puntare l’uomo e generare superiorità nell’ultimo terzo di campo.
Lo stesso principio vale per Joao Mario, Zhegrova e Openda: quando entreranno in partita, dovranno avere spazio e libertà di movimento per incidere sulle transizioni offensive e creare situazioni di superiorità numerica.
Equilibrio, intensità e attenzione ai dettagli
Per vincere sarà fondamentale correre meglio degli avversari e occupare gli spazi in entrambe le fasi. Dovremo saper creare superiorità numerica nelle nostre azioni offensive, senza però lasciare libertà sulle corsie esterne durante le transizioni negative.
Particolare attenzione dovrà essere riservata ai piazzati avversari. La cura maniacale di Sarri e del suo staff, unita alle nostre difficoltà sulle marcature a zona, può generare situazioni rischiose. Sarà quindi cruciale adottare marcature uomo su uomo e attaccare la palla con maggiore intensità e tempi migliori rispetto alle ultime uscite.
Contenuto originale – Antonio Marino Match Analysis
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