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La Serie A torna in chiaro: l’ultima volta nel 1996. Quale partita verrà trasmessa

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L’incontro tra Juventus e Sampdoria del 13 aprile 1996 allo stadio Delle Alpi non sembra, di primo impatto, una partita memorabile, ma assume un significato storico per la televisione italiana: è l’ultima partita della Serie A trasmessa in chiaro. Quel sabato, con la Juventus proiettata verso la semifinale di Champions League contro il Nantes, i bianconeri scendono in campo con la mente già sulla competizione europea, e la Sampdoria ne approfitta, vincendo per 3-0. Questo risultato avvicina ancora di più il Milan allo scudetto di quella stagione, ma l’elemento realmente storico è la trasmissione in diretta su Raiuno, evento eccezionale e raro per il calcio di Serie A.

DAZN si è aggiudicata la trasmissione integrale del massimo campionato italiano fino al 2029 con ben sette partite in esclusiva assoluta e tre in co-esclusiva. La piattaforma ha deciso che il big match di San Siro fra Milan e Napoli, in programma martedì 29 ottobre alle ore 20.45 sarà completamente gratuito per tutti.

Come vedere Milan-Napoli gratis su DAZN

Una svolta storica per il grande calcio resa possibile grazie a DAZN che riporta in chiaro la Serie A Enilive per accendere ancora di più la passione calcistica. Un’opportunità che rientra nel pacchetto “Try and buy” dei diritti TV acquisiti dalla piattaforma di live streaming sportivo per la trasmissione fino al 2029 del campionato di calcio di Serie A e che consente di poter trasmettere un numero limitato di partite (fino a 5 partite su 380) in chiaro e gratuitamente, per ogni stagione.

La storia delle partite della Serie A in chiaro

La trasmissione delle partite in chiaro risale al lontano 1950, con la prima diretta televisiva di Juventus-Milan, che si concluse con la clamorosa vittoria rossonera per 7-1. A trasmettere l’evento fu la Rai, per pochi spettatori nella sola zona di Torino. Da allora, le trasmissioni in chiaro di partite di Serie A si sono evolute, passando per esperimenti significativi come quello degli anticipi: il primo storico anticipo è del 15 ottobre 1955, con la sfida tra Atalanta e Triestina. Inoltre, il 31 dicembre 1955 fu una data simbolica con la trasmissione di due anticipi allo stadio Olimpico di Roma: Roma-Atalanta e Napoli-Fiorentina.

Questo tipo di programmazione, però, venne interrotta nel 1956 con l’ultima partita Milan-Pro Patria, trasmessa in chiaro prima della lunga esclusività degli highlights nei programmi sportivi come 90º Minuto. In seguito, la trasmissione in diretta delle partite di Serie A divenne molto rara, concessa solo per anticipi o recuperi dovuti agli impegni internazionali delle squadre italiane, come Juventus-Sampdoria del 31 dicembre 1985, andata in onda su Raidue.

La rivoluzione degli anni ’90 e l’arrivo della pay-tv

Negli anni ’90, l’ingresso di Tele+ cambiò ulteriormente le regole. A partire dal 1993, grazie a un accordo con la Lega Nazionale Professionisti, le dirette di 28 posticipi della Serie A passarono alla pay-tv, limitando ulteriormente la possibilità per la Rai di trasmettere incontri in chiaro. Tuttavia, rimasero in deroga alcune eccezioni per anticipi o posticipi legati a necessità particolari, come nel caso della partita tra Juventus e Sampdoria del 1996.

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