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PRIMA SQUADRA

La Juventus andrà in Champions, ma per il campionato è dura

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Danilo Gatti scaled

Archiviato il pareggio deludente e amaro di Marassi con relative polemiche, la Juventus ora si trova a -4 dall’Inter meritatamente capolista di questo campionato. Il rendimento di Madama è netto, perché dalla sconfitta di Reggio Emilia i bianconeri hanno conquistato otto vittorie e tre pareggi contro Atalanta, Inter e appunto Genoa. I punti conquistati sono stati 27, un rendimento comunque costante per restare aggrappato al treno scudetto. In questo range di 11 gare la Juventus ha vinto sette di queste partite con un solo gol di scarto e cinque match addirittura sono terminati sull’1-0. Numeri che confermano l’estremismo del risultatismobianconero e di Massimiliano Allegri. Basterà questo per lottare in campionato?

I bianconeri andranno in Champions

C’è già un distacco notevole tra la seconda e la quinta in classifica. La Juventus infatti ha 37 punti e il Napoli quinto ne ha 10 in meno. Diciamo quindi che la zona è molto confortevole e permette ai bianconeri di concentrarsi anche sulla lotta campionato. Con un impegno settimanale viene difficile pensare ad un crollo della squadra. A inizio stagione l’obiettivo dichiarato è stato quello del ritorno nella coppa europea più prestigiosa e attualmente il percorso bianconero è in linea con questa direttiva societaria. Le concorrenti sembrano non tenere il passo di Madama, tra chi sta pagando un’epidemia di infortuni e chi invece sta pagando una campagna acquista praticamente irrilevante. Di conseguenza sarà molto probabile che queste squadre si leveranno i punti tra di loro e pagheranno anche gli impegni europei. Questo e il risultatismo della Juventus di Allegri basteranno per il ritorno in Champions League.

Discorso diverso per il campionato

La situazione cambia per quanto riguarda la corsa al titolo. Se da un lato le vittorie contro big come Lazio, Milan, Fiorentina e Napoli hanno di fatto lanciato i bianconeri (e quella contro i biancocelesti fa arrabbiare per diversi motivi), il pareggio contro il Genoa mette a nudo i limiti di questa squadra. Subito il gol la squadra non ha più dato la sensazione di poter capovolgere nuovamente a favore il canovaccio della sfida. Si era visto contro l’Inter, si è riproposto contro i liguri. Ma questo trend si era visto anche con Sassuolo e Bologna. Madama aveva pareggiato, ma non aveva mai dato la sensazione di poter ribaltare la sfida. Solo contro il Monza è successo. “Hai vinto, dove sarebbe il problema” diranno alcuni. Giusto, è il risultatismo. Però poi ci sono partite come quella di Marassi dove, con un po’ di cattiveria in più, non ti saresti aggrappato al giustamente contestato episodio di Bani.

Per questo motivo l’Inter parte con una marcia in più nella corsa scudetto. L’Inter solo tre volte ha vinto con un gol di scarto: Empoli (0-1), Atalanta (1-2) e infine Roma (1-0). Nelle restanti gare l’Inter ha vinto con almeno due gol di scarto, esclusi gli stop contro Sassuolo e Bologna. I nerazzurri sono una squadra aggressiva e con un impianto di gioco ben oliato. Ma soprattutto crea tanto, conclude tanto e non subisce gol. Non a caso la truppa di Inzaghi ha il miglior attacco (32) e la miglior difesa (7). Inoltre, dati alla mano, l’Inter corre con una media di 2,5 punti a partita e con una proiezione finale tra i 95 e i 100 punti. Il biscione crea, conclude e non concede. È una squadra più completa della Juventus. Per questo Madama dovrebbe fare un passo in più per la lotta al titolo. Il singolo impegno stagionale dovrebbe essere sfruttato al massimo proprio per giocare ad alto ritmo e non lasciare sconti a nessuno. Con il solo risultatismo potrebbe essere difficile tenere i ritmi dell’Inter.

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