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La Consob contesta i conti della Juventus: divergenze sul maxi-affare Douglas Luiz

La Consob contesta i conti della Juventus: divergenze sulle valutazioni delle cessioni

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giuntoli ferrero scanavino

Nonostante i revisori abbiano approvato i bilanci della Juventus, la Consob ha sollevato obiezioni sui numeri degli ultimi esercizi. Il nodo della questione riguarda il modo in cui il club bianconero ha contabilizzato alcune operazioni di mercato, in particolare quelle che coinvolgono sia cessioni che acquisti con la stessa squadra nella stessa sessione. Il dibattito è se queste vadano considerate come transazioni separate o come scambi.

Un caso emblematico è quello di Samuel Iling-Junior e Enzo Barrenechea, ceduti all’Aston Villa nell’ambito dell’affare che ha portato Douglas Luiz a Torino. Secondo la Juventus, la cessione di Iling-Junior per 14 milioni di euro ha generato una plusvalenza di 11,9 milioni, mentre quella di Barrenechea, venduto per 8 milioni, ha prodotto una plusvalenza di 5,6 milioni. Contestualmente, Douglas Luiz è stato valutato 50 milioni di euro, contribuendo a chiudere il bilancio semestrale in positivo.

Tuttavia, la Consob potrebbe intervenire con una diversa interpretazione contabile. Secondo l’ente di vigilanza, queste operazioni andrebbero registrate come permute, e non come cessioni indipendenti. Questo significherebbe che le vendite non potrebbero essere contabilizzate al fair value e che la valutazione di Douglas Luiz scenderebbe a 28 milioni di euro, ovvero la cifra effettivamente versata dalla Juventus all’Aston Villa, al netto dei due trasferimenti in uscita.

Il confronto tra il club e la Consob potrebbe quindi portare a nuove verifiche sui bilanci della Juventus.

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