PRIMA SQUADRA
La conferenza stampa di Andrea Piro in vista della partita contro lo Spezia
Si ritorna in campo, e la Juventus verrà ospitata domani pomeriggio dallo Spezia per la 6° giornata di Serie A Tim.
Dopo il passo falso con il Barcellona, la formazione bianconera cercherà il riscatto in campionato anche dopo gli ultimi due pareggi maturati con Crotone e Verona.
LE PAROLE DI ANDREA PIRLO:
RONALDO – “Il tampone è andato bene, è arrivata la negatività anche del secondo tempo. Cristiano sta bene e partita con la squadra. Non credo che parta dall’inizio, per noi è importante averlo già con la squadra. Titolare? Dico di no“.
DE LIGT – “De Ligt purtroppo deve aspettare ancora un settimana, l’ortopedico ha chiesto ancora una settimana stop. Sta andando tutto bene, fin troppo bene”.
BONUCCI – “Bonucci ci sarà, ieri ha lavorato a parte ma ci sarà”.
CHIELLINI – “Chiellini non è ancora disponibile, sta proseguendo il suo lavoro di recupero e resterà qui”.
RAMSEY – “Qualcuno ha fatto tante partite. Ramsey ad esempio non è ancora al meglio dopo Kiev, altri dovrebbero riposare ma in questo momento devono giocare per forza”.
SPEZIA – «Sarà difficile, giocheremo con una neopromossa che sta facendo bene. Conosco l’allenatore che abbiamo fatto il corso da allenatore insieme. So che tipo di squadra imposta e come vuol far giocare. Dovremo fare una bella partita e portare a casa punti perché è importante per il nostro percorso».
MANCA SOLIDITA’ – «Manca la reattività nel recupero palla. In fase difensiva abbiamo subito meno gol dietro al Napoli. Stiamo proponendo un gioco più offensivo, quindi è normale qualche occasione in più per gli altri. Miglioriamo giorno dopo giorno per trovare l’assetto migliore».
CENTROCAMPO – «Ci vuole l’amalgama tra i giocatori, ci vuole tempo anche per capirsi e trovare le giuste distanze. Sul fatto della riaggressione ci stiamo lavorando, deve scattate nella testa dei giocatori».
QUALCUNO IN ATTACCO CHE DEVE RECUPERARE – «Qualcuno magari deve recuperare un po’, ma anche Ramsey non è al meglio dopo Kiev. E’ un po’ al 50% e lo portiamo via. Gli altri hanno giocato tanto, ci sarebbe qualcuno che deve recuperare ma devono giocare per forza».
CAMBIAMENTO E RISULTATI – «Vanno di pari passo. Su 70 giorni che sono qua ho allenato 22/23 giorni perché gli altri sono stati in Nazionale. Abbiamo avuto poco tempo e non con tutti i giocatori. E’ normale che ci sia qualche cosa non capita al 100%. Siamo contenti non dei risultati ma dell’approccio dei giocatori».
PRESSIONE – «Non sono sorpreso. Lo sono state anche da giocatore, quindi non mi sorprende anzi mi fa venire voglia di fare sempre meglio e di fare ciò che ho in testa. Sono tranquillo, continuerò a fare il mio lavoro».