CHAMPIONS LEAGUE
Knutsen: “Partita a rischio? Spero sia possibile giocare. Il nostro segreto…”
Alla vigilia della sfida di Champions, l’allenatore dei gialloneri Knutsen analizza la partita contro la Juventus.
Manca sempre meno alla trasferta più fredda e difficile dell’anno: le condizioni climatiche di Bodø sono al limite, tra neve e gelo polare, e la Juventus si appresta ad affrontare una partita molto insidiosa sotto numerosi aspetti. Non sarà solo il freddo a mettere alla prova i giocatori, ma anche il campo sintetico, le dimensioni ridotte del terreno di gioco e il ritmo intenso a cui il Bodø/Glimt ha abituato i propri avversari.
Alla vigilia della sfida di Champions è intervenuto in conferenza stampa l’allenatore dei gialloneri Knutsen, che si è soffermato sulla forte identità della sua squadra, sulle condizioni meteorologiche incerte e infine sull’enorme valore della storia di una società come la Juventus.
LE PAROLE IN CONFERENZA DI KNUTSEN
Sulle condizioni meteo – “Sulle previsioni incerte non possiamo farci niente, spero siano condizioni buone e che sia possibile giocare a calcio. Partita a rischio? Non possiamo fare la conferenza a parlare di meteo, sarà quel che sarà, siamo a Bodø a fine novembre“.
Sulle condizioni di Hauge – “Non si è allenato, ha lavorato a parte, ma è in forma e sarà pronto per domani“.
Sulla situazione della Juve – “La Juventus è una grande squadra con una grande storia. Spalletti avrà bisogno di tempo per dare la sua impronta alla squadra che però è ben organizzata, forse a livello offensivo fa più fatica di quanto non dovrebbe. Loro sono abituati a giocare ad alto livello e noi dovremo essere al massimo contro una squadra forte“.
Sul percorso in Champions del Bodø – “Abbiamo dimostrato con Tottenham e Monaco che possiamo competere con rivali del massimo livello. Io credo nella mia squadra e posso dire che siamo forti. Il nostro segreto ha molto a che fare con la nostra identità. Abbiamo giocatori adatti al nostro stile gioco. Molte squadre in Norvegia sono molto brave in questo aspetto“.
Sul campo sintetico – “Siamo alla fine di novembre e ora si capisce perché abbiamo il sintetico a Bodø. Se avessimo potuto, saremmo ugualmente bravi su erba, ma per il clima il sintetico è la nostra unica chance. Dobbiamo essere umili, il calcio norvegese è indietro rispetto a quello italiano che è tra i migliori d’Europa. Io mi concentro su quello che può fare il Bodø contro la Juve. Noi siamo in questa Champions per la prima volta e per andare avanti dovremo avere il coraggio di essere noi stessi con la nostra identità“.
