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CHAMPIONS LEAGUE

Youth League, Juventus U20-BVB 2-3: rimonta sfiorata per i ragazzi di Padoin

Youth League 2025/26: la Juventus di Padoin parte con un ko, 2-3 alla Continassa contro il Borussia Dortmund

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La Juventus apre con una sconfitta la Youth League 2025/26: alla Continassa i ragazzi di Padoin perdono 2-3 contro il Borussia Dortmund.

Il resoconto del match

Il primo tempo è tutto in favore della squadra ospite, che parte meglio e riesce a concretizzare nel migliore dei modi le occasioni create: al 9’ arriva l’ottima azione che costringe Bassino all’autogol, mentre 360 secondi dopo è Samuel Inacio a fissare il punteggio sullo 0-2 prima del quarto d’ora di gioco. Al 35’ la squadra tedesca cala il tris con Kegni, mentre per i bianconeri non si va oltre un paio di opportunità capitate sui piedi di Elimoghale che non riesce a trovare la via del gol.

Nel secondo tempo invece cambia tutto, a partire dall’atteggiamento della Juventus Under 20 che dimostra enorme carattere e voglia di non mollare: i padroni di casa iniziano a spingere sull’acceleratore e mettono spalle al muro il Dortmund, con Pugno che al 52’ trova il suo primo gol stagionale di testa su ottimo cross di Elimoghale. Una rete che apre una breccia nella retroguardia tedesca e i ragazzi di Padoin riescono a sfruttare.

Al 61’ infatti, al termine di un’azione insistita su cui Froese – estremo difensore del Borussia Dortmund – trova un paio di super parate, Crapisto mette a segno il gol che vale il 2-3.

A quel punto è un vero e proprio assedio da parte della Juventus Under 20, che ci prova in tutti i modi, con Merola grande protagonista che manca più volte per pochissimo l’appuntamento con il gol del pareggio.

I nostri ragazzi ci provano fino alla fine, ma purtroppo la rimonta non viene completata: finisce così, 2-3 in favore del Borussia Dortmund la prima sfida di Youth League della Juventus Under 20.

Le parole di Padoin

«Il primo tempo è stato complicato dal punto di vista dell’impatto e della personalità. Abbiamo avuto anche un po’ di mancanza di coraggio, anche un po’ nei duelli: ho sottolineato questo all’intervallo, ne ho parlato con i ragazzi e quello che dobbiamo fare è ripartire da questo secondo tempo. Ogni sfida per noi porta degli insegnamenti: quello di oggi è che la tecnica e la tattica contano, ma le motivazioni spesso vanno oltre tutto. Se vuoi determinare un risultato, deve partire tutto da dentro e dallo spirito. Nei primi 45 minuti eravamo piatti, siamo stati bravi poi a trovare motivazioni e a riaprire la sfida, senza però riuscire a terminare la rimonta.

A fine primo tempo non ho parlato di tecnica o di tattica: ho parlato di motivazione e di spirito e ho spiegato che, con quell’approccio, non saremmo riusciti ad andare avanti. Se vogliono fare i giocatori da grandi, quello dei primi 45 minuti non è l’atteggiamento giusto: quello supera tutto, la voglia di aggredire e di fare meglio dell’avversario. Avevo dei punti interrogativi relativamente al fatto che fosse la seconda partita in tre giorni, anche sotto l’aspetto fisico: poi in campo si è visto con una ripresa di grande intensità che dipende tutto dalla testa e non dalle gambe»

 

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