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Juventus– Udinese: analisi tattica e fattori strategici della sfida di Coppa Italia | Antonio Marino Match Analysis
Obiettivo imprescindibile: avanzare in Coppa Italia
Passare il turno contro l’Udinese sarà imprescindibile, perché la Coppa Italia rappresenta un obiettivo concreto e un trofeo nazionale di grande valore, e bisogna avere l’ambizione di riportarla in bacheca.
Riferimenti dal precedente confronto in campionato
Un mese fa, nella sfida di Serie A, siamo riusciti a superare la squadra di Runjaic per 3-1, non senza affrontare momenti di difficoltà. Quel precedente ci ricorda quanto l’Udinese sappia essere ostica e quanto sia necessario mantenere sempre alta la concentrazione.
Impostare subito la gara per indirizzarla
Per raggiungere i quarti di finale e gestire al meglio le energie della rosa, sarà fondamentale proporre una partita offensiva fin dai primi minuti. Sbloccare rapidamente il risultato permetterebbe di orientare la gara a nostro favore, abbassando la pressione del match e facilitando la gestione complessiva dei ritmi.
Struttura tattica dell’Udinese
L’Udinese dovrebbe schierarsi con il consueto 3-5-2, una disposizione che garantisce equilibrio sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. Sulla corsia destra, Ehizibue sarà probabilmente incaricato di garantire ampiezza e progressione, contribuendo a creare superiorità numerica sulla fascia.
Centralità del reparto di mezzo
Al centro del campo, il perno principale sarà Zarraga, con una media del 90% di passaggi riusciti in sette gare di Serie A. Accanto a lui, Ekkelenkamp e Karlström supporteranno la manovra con intensità e capacità di gestione del possesso, assicurando collegamento tra difesa e attacco.
Riferimenti offensivi
In avanti, Buksa dovrebbe partire titolare. Nonostante una media di 43 minuti giocati a partita, si rende costantemente pericoloso, con 0,6 tiri in porta a gara e una rete già realizzata. La sua capacità di finalizzare nelle situazioni rapide rende fondamentale monitorarlo attentamente durante le transizioni offensive.
Il principale pericolo: Nicolò Zaniolo
Il giocatore più incisivo dell’Udinese rimane Zaniolo. Se dovesse essere della partita, sarà cruciale limitare le sue ricezioni tra le linee e chiudere le linee di passaggio verso di lui. Attualmente segna un gol ogni 176 minuti e contribuisce alla creazione di due potenziali occasioni per partita, evidenziando la necessità di una marcatura costante e attenta sui suoi movimenti.
Organizzazione difensiva e fase di non possesso
In fase difensiva sarà fondamentale garantire continuità nei movimenti della nostra linea, mirando a ottenere una vittoria con clean sheet, risultato che manca dal 31 agosto. Joao Mario, se schierato a destra, dovrà interpretare il ruolo con lucidità e ordine, contribuendo a mantenere compatta la squadra. Al contempo, durante la costruzione del gioco, dovrà cercare di saltare l’uomo e favorire superiorità numerica.
Supporto centrale e costruzione dal basso
McKennie e Miretti saranno chiamati a supportare le incursioni centrali, attaccando gli spazi tra le linee dell’Udinese. Fabio, invece, fungerà da fulcro della manovra, gestendo i tempi di gioco e garantendo precisione nella costruzione dal basso.
Sviluppo offensivo e finalizzazione
In avanti sarà essenziale aumentare il tasso qualitativo della fase offensiva, migliorando le percentuali di rifinitura e finalizzazione. Yildiz dovrà fornire tecnica e creatività nella fase conclusiva dell’azione, mentre David sarà il riferimento per attaccare la profondità e mantenere bassa la linea difensiva avversaria.
Attacco sulle fasce e qualità aggiuntiva
Sulla sinistra, con Kostic dovremo avere l’obiettivo di riscattare la prova deludente contro il Cagliari, chiudendo gli spazi in fase di non possesso e generando soluzioni efficaci in fase offensiva. Zhegrova rappresenterà l’arma in più: la sua capacità di orientare i controlli e recuperare i tempi di gioco dovrà combinarsi con una maggiore rapidità nelle conclusioni per sfruttarne al massimo la qualità.
Contenuto originale – Antonio Marino Match Analysis
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