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Tudor ridisegna la Juventus: due moduli per tornare grandi

Igor Tudor lavora in Germania sulla nuova Juventus: confermato il 3-4-2-1, ma testato anche il 4-2-3-1 con varianti tattiche interessanti

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Dal laboratorio Adidas alla nuova Juve: Tudor sperimenta in Germania

La Juventus di Igor Tudor prende forma tra le mura high-tech del quartier generale Adidas, a Herzogenaurach. Lì dove si disegnano maglie iconiche, il tecnico croato sta disegnando anche il vestito tattico perfetto per la sua squadra. E, come ogni stilista moderno, Tudor non si accontenta di un solo modello.


Il 3-4-2-1 resta la base, ma arriva il 4-2-3-1

Dopo il debutto stagionale contro la Reggiana (2-2), il tecnico ha deciso di affiancare al collaudato 3-4-2-1 una nuova variante offensiva: il 4-2-3-1. Non si tratta di un cambio radicale, ma di una possibilità in più per adattarsi all’avversario, sfruttare meglio le qualità individuali e sorprendere in corsa. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.


Difesa a tre, ma con varianti: Tudor al lavoro sui dettagli

La filosofia di Tudor resta chiara: difesa a tre come garanzia, due mediani di rottura e costruzione, due esterni a tutta fascia e due trequartisti liberi di creare. In questa cornice, si inserisce anche il nuovo acquisto Jonathan David, punta centrale mobile, già inserito nel sistema durante il test contro la Reggiana.

La difesa però è ancora un cantiere aperto. I due gol subiti contro gli emiliani hanno messo in luce qualche distrazione di troppo, specialmente da parte di Kalulu. Ma lo staff è fiducioso: i carichi pesanti di lavoro verranno presto smaltiti, restituendo lucidità e brillantezza.


Joao Mario e Cambiaso, gli uomini chiave per la trasformazione

L’intuizione di Tudor nasce dalla duttilità di alcuni giocatori. Joao Mario, adattabile sia da terzino che da esterno offensivo, e Andrea Cambiaso, regista aggiunto e laterale completo, permettono di passare dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 con piccoli movimenti, senza cambiare interpreti.

Così, nel secondo tempo contro la Reggiana, si è visto uno schieramento ibrido, dove Yildiz agiva centralmente, supportato da ali larghe e una difesa a quattro più classica.


Il sogno Kolo Muani e la situazione Kelly

Il reparto offensivo potrebbe essere rinforzato ulteriormente con il ritorno di Kolo Muani, che sta spingendo per lasciare il PSG e tornare a Torino. Tuttavia, la Juventus dovrà prima liberare posti in difesa, dove il principale indiziato in uscita – secondo la Rosea – è Lloyd Kelly, arrivato a gennaio ma già nel mirino di club inglesi.


Tudor e la rivoluzione silenziosa

Da quando è stato richiamato a marzo, Tudor ha impresso una svolta: fuori la difesa a quattro di Thiago Motta, dentro il 3-4-2-1. Con il Mondiale per Club alle spalle e una stagione di Serie A e Champions alle porte, l’allenatore croato vuole una squadra più duttile, aggressiva, moderna.

I giorni in Baviera saranno decisivi: domenica il test con il Borussia Dortmund metterà alla prova i nuovi meccanismi. Il tempo stringe, ma le idee sono chiarissime.

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