PRIMA SQUADRA
Tudor in conferenza: “Deluso dal risultato. Giusto provare con due attaccanti. Sul modulo…”
Dopo la sconfitta con il Como, Tudor analizza la prestazione della Juve: bene a tratti, ma mancano equilibrio e concretezza

Como–Juventus 2-0, un risultato che pesa e che non lascia indifferente Igor Tudor. Nel post-partita della 7ª giornata di Serie A 2025/26, il tecnico bianconero ha analizzato con lucidità errori, mancanze e prospettive per il futuro.
“Dal risultato sì, sono deluso”
“Dal risultato sì, sono state fatte cose interessanti. Il Como è una squadra organizzata, abbiamo preso gol all’inizio su calcio piazzato poi abbiamo fatto cose buone. Ci è mancato l’ultimo passaggio, l’ultimo tiro… Avevo la sensazione della pericolosità dove manca l’ultima cosa. Tiri concreti ne abbiamo fatti pochi. Secondo tempo spezzato. Volevamo con due attaccanti fare qualcosa e invece abbiamo preso il secondo gol.”
Un’analisi diretta e senza giri di parole, quella del tecnico croato, che non nasconde la frustrazione ma individua anche segnali positivi.
“Era giusto provare con due attaccanti”
Sulle scelte tattiche, Tudor ha spiegato: “Giocare con due attaccanti e due ali non so chi lo fa… La squadra fa fatica a reggere, con due mediani e difesa a 4. Ma era giusto provare. Tu devi provare, come successo negli ultimi 20′. Poi abbiamo preso gol, è mancato anche un centrocampista. Ma era giusto provare.”
Il tecnico ha confermato la volontà di sperimentare, pur riconoscendo i limiti strutturali della squadra in alcune fasi del match.
“Bisogna segnare e avere equilibrio”
“Io devo scegliere gli 11 migliori e devo farlo con meno errori. Alcune cose con la palla mi sono piaciute, poi se prendi gol così diventa difficile… Bisogna segnare e avere equilibrio. Se i ragazzi danno tutto, io penso solo a loro. Al resto penso poco.”
Un messaggio chiaro allo spogliatoio, ma anche alla tifoseria: la priorità è ritrovare stabilità mentale e tattica, senza farsi travolgere dai risultati del momento.
“Siamo ingenui sui calci piazzati”
Infine, sulla fragilità difensiva: “Bella domanda, magari ci mettiamo a uomo così non è più responsabilità mia tua, mancano un po’ di anni di età e carattere. Siamo ingenui su questo aspetto. Magari ora marchiamo a uomo. Vediamo, parliamo anche coi giocatori.”
Un’autocritica che testimonia l’approccio diretto e trasparente di Tudor, pronto ad assumersi le responsabilità e a cercare soluzioni condivise.
Como-Juventus 2-0: giornata gelida per i bianconeri, Tudor crolla a Como