CHAMPIONS LEAGUE
Juventus – Sporting: analisi tattica e letture tecnico-strategiche della quarta gara di Champions League | Antonio Marino Match Analysis
																								
												
												
											Un crocevia europeo di rilievo
Dopo due vittorie consecutive in campionato, la sfida di Champions rappresenta un passaggio significativo per dare continuità ai risultati del nuovo corso tecnico e rientrare pienamente in corsa nella fase campionato europea.
Sarà fondamentale confermare compattezza, lucidità e capacità di gestione dei momenti chiave, elementi che possono fare la differenza contro un avversario di alto profilo internazionale.
Lo Sporting Lisbona arriva all’appuntamento in ottime condizioni, sostenuto da cinque vittorie consecutive tra competizioni nazionali e continentali. In ambito europeo ha raccolto sei punti nelle due gare interne con Kairat e Marsiglia, mentre l’unico stop è arrivato nella trasferta di Napoli. Un percorso che evidenzia solidità strutturale, intensità elevata e una marcata propensione al controllo del gioco attraverso il possesso palla.
Assetto di base e principi tattici dello Sporting
Lo Sporting di Rúi Borges si dispone con un 4-2-3-1 equilibrato in fase di non possesso e dinamico nella costruzione del gioco. La squadra mostra un’identità chiara, fondata su organizzazione, densità centrale e costante ricerca della verticalità immediata una volta recuperato il pallone.
Solidità difensiva e controllo della profondità
In fase di contenimento, Maxi Araújo rappresenta il principale punto di riferimento per intensità e capacità di recupero, risultando il giocatore più efficace nei contrasti diretti. Accanto a lui, Eduardo Quaresma garantisce equilibrio e lettura delle traiettorie, con una media di cinque chiusure riuscite a partita, dimostrando ottima gestione degli uno contro uno e delle coperture preventive.
Hjulmand, il perno tecnico e tattico della squadra
Il vero fulcro dello Sporting è Morten Hjulmand, capitano ed ex Lecce. In fase di non possesso dirige la pressione e chiude le linee di passaggio centrali, orientando il pressing in modo intelligente e sincronizzato. Quando imposta, invece, detta i tempi della manovra con un’accuratezza media del 93% nei passaggi, rappresentando il punto di riferimento costante per la costruzione bassa e lo sviluppo centrale.
Creatività e ampiezza nella fase offensiva
In fase di possesso, lo Sporting Lisbona costruisce gran parte del proprio potenziale offensivo attraverso il talento individuale e la qualità nei duelli. Trincão è il giocatore con il maggior numero di dribbling tentati a partita, con una percentuale di successo del 65%, garantendo costante imprevedibilità sull’esterno e capacità di creare superiorità numerica.
Geovany Quenda, il talento che accende la manovra
Il classe 2007 Geovany Quenda rappresenta l’elemento di maggiore impatto offensivo. Il giovane talento portoghese ha partecipato alla costruzione del 70% delle azioni potenzialmente pericolose della squadra, grazie alla sua abilità nell’uno contro uno e alla sintonia sviluppata con Trincão e Pedro Gonçalves nella zona di rifinitura.
Finalizzazione e pericoli centrali da contenere
Nella zona di finalizzazione, Pedro Gonçalves unisce qualità tecnica e istinto realizzativo, avendo già realizzato sette reti in campionato, lo stesso bottino del centravanti Luis Suárez. Quest’ultimo, oltre alla presenza fisica, si distingue per la capacità di giocare spalle alla porta e liberare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti.
Per limitarne l’efficacia, sarà fondamentale mantenere lucidità tattica, applicare marcature preventive e gestire con precisione le coperture sugli spazi centrali, dove lo Sporting tende a rifinire con maggiore frequenza.
Verso una nuova identità di gioco
In attesa di consolidare le nuove metodologie introdotte da mister Spalletti, sarà fondamentale, in questa fase ancora embrionale del progetto tecnico, ricercare il risultato con intelligenza e concretezza.
La priorità sarà quella di coniugare equilibrio e applicazione, limitando i margini di rischio e valorizzando al meglio il nostro potenziale offensivo.
Costruzione del gioco e sfruttamento degli spazi laterali
Sulla corsia sinistra dovremo essere abili nello sfruttare l’assenza del titolare Fresneda, punto debole potenziale dello Sporting.
Con Cambiaso o Kostić, l’obiettivo sarà quello di mettere Yıldız nelle condizioni ideali per puntare Vagiannidis negli uno contro uno, così da creare superiorità nell’ultimo terzo di campo e aumentare la pericolosità delle nostre manovre offensive.
Equilibrio centrale e pressing organizzato
In mezzo al campo serviranno intensità e densità: Thuram dovrà contare sul sostegno di Koopmeiners, incaricato di guidare i ritmi della pressione e orientare la squadra nei momenti di riaggressione. In fase di costruzione, invece, sarà determinante che Locatelli migliori i tempi di giocata, velocizzando la circolazione del pallone e garantendoci fluidità nella transizione difesa-attacco.
Lucidità e concretezza negli ultimi metri
Nel reparto offensivo, la chiave sarà la lucidità sotto porta.
Vlahović e David dovranno sfruttare con efficacia ogni occasione, mentre Conceição potrà rappresentare la nostra arma aggiuntiva, attaccando con continuità gli ultimi venti metri per creare densità offensiva e mettere in difficoltà la struttura posizionale avversaria.
Obiettivo: vincere per crescere
In un contesto ancora in costruzione, la vittoria deve essere imperativa.
Ottenere i tre punti significherebbe dare continuità al lavoro tecnico di Spalletti, consolidare fiducia e serenità nel gruppo e proseguire la Champions League con la giusta consapevolezza, evitando di dover rincorrere il risultato nelle prossime gare europee.
Contenuto originale – Antonio Marino Match Analysis
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