Seguici su

PRIMA SQUADRA

Juventus, perché un nuovo aumento di capitale? Le possibili ragioni

Juventus, Exor immette altri 15 milioni: Elkann risponde presente. Verso un aumento di capitale più ampio?

Pubblicato

il

elkann giuntoli ferrero

Nel giorno della chiusura dell’esercizio 2024/25, la Juventus FC ha comunicato l’arrivo di un secondo versamento da parte del suo azionista di maggioranza Exor N.V., la holding della famiglia Agnelli-Elkann. Si tratta di altri 15 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale, che si sommano ai 15 milioni già versati lo scorso 28 marzo. Un segnale forte e chiaro: John Elkann c’è, e non intende lasciare sola la società bianconera.

Il comunicato ufficiale diffuso da Juventus parla di un’iniziativa intrapresa “a seguito di una richiesta della Società”, seguita da una puntualizzazione: il versamento odierno ha “medesimi termini, condizioni e finalità” del precedente. Non è escluso che, a fine estate, Exor possa promuovere un aumento di capitale più ampio, si parla di una cifra potenziale attorno ai 115 milioni di euro, probabilmente articolata con modalità riservate e in linea con le prassi di mercato, tali da non richiedere la pubblicazione di un prospetto informativo.

Perché proprio ora? Le ragioni del versamento

Dietro la scarna comunicazione ufficiale si nasconde una dinamica molto concreta: la Juventus aveva necessità immediata di liquidità, probabilmente per ripristinare uno degli indici di controllo previsti dai regolamenti federali e mantenere così piena agibilità sul mercato, evitando vincoli su acquisti e cessioni. Fonti vicine alla società suggeriscono che il piano prevedesse entrate dalla cessione di alcuni giocatori, tra cui Timothy Weah e Samuel Mbangula, affari poi sfumati o posticipati.

Per evitare di trovarsi con le mani legate in sede di trattativa – e quindi dover accettare condizioni sfavorevoli – Exor ha deciso di intervenire in anticipo, anticipando parte del potenziale aumento di capitale. Un gesto che consente al management sportivo di muoversi sul mercato con maggiore serenità, sia sul fronte uscite che su quello entrate.

Uno scenario già previsto

Il secondo versamento da 15 milioni si colloca nel solco tracciato dal comunicato del 28 marzo scorso, quando la società, in un contesto delicato segnato dall’esonero di Thiago Motta e da incertezze sulla qualificazione Champions, annunciava la possibilità di un rafforzamento patrimoniale.

In quell’occasione, la Juventus aveva segnalato un “andamento trimestrale differente rispetto alle previsioni” e una maggiore variabilità nei dati economici. Di conseguenza, era stata delineata l’ipotesi di un aumento di capitale compreso tra i 15 milioni e il 10% della capitalizzazione di Borsa, pari a circa 110 milioni.

Fondamentale anche il messaggio politico-finanziario lanciato da Exor: la holding si era detta disponibile alla copertura integrale dell’intervento, anche nel caso in cui gli altri soci non partecipassero, pur mantenendo l’impegno a non scendere sotto la propria quota del 65%.

Stato patrimoniale e prospettive

I numeri aggiornati del club offrono ulteriore contesto. Il Patrimonio Netto Consolidato al 31 dicembre 2024 era pari a 57 milioni di euro. Le perdite stimate al 30 giugno 2025 variano tra i 30 e i 50 milioni, anche se un recente report di Bloomberg (25 giugno) ha stimato una perdita d’esercizio attorno ai 18 milioni di euro, frutto di un utile nel primo semestre (+16 milioni) e una perdita di circa 35 milioni nel secondo, come riferisce anche Il Bianconero.

Sommando i due versamenti di Exor (30 milioni in totale) e assumendo il dato Bloomberg come attendibile, il Patrimonio Netto consolidato al 30 giugno 2025 potrebbe attestarsi attorno ai 70 milioni di euro. Una cifra che garantirebbe una certa solidità, ma che potrebbe non bastare in caso di maggiori perdite o necessità operative.

Continuità finanziaria e strategia

Il Consiglio di Amministrazione della Juventus sarà presto chiamato a valutare se procedere con un aumento di capitale completo, anche alla luce dei nuovi ricavi attesi da sponsor, dal ritorno in Champions League e delle stime del bilancio 2025/26.

Nel frattempo, è chiaro che la Juventus non è lasciata al proprio destino: l’azionista c’è, e lo dimostra con fatti concreti, sostenendo finanziariamente il club in una fase strategica. In un calcio dove la sostenibilità è sempre più determinante, l’impegno di Exor rappresenta una garanzia importante per i tifosi, per il mercato e per la continuità sportiva della Vecchia Signora.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *