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Juventus-Parma (3-0). Bremer apre le marcature con un salvataggio che vale un gol

Bremer torna titolare in Juventus-Parma. Nove mesi di assenza hanno mostrato quanto sia insostituibile per solidità difensiva della Juve.

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Ebbene sì, signori. No, non è un refuso.

Per onestà intellettuale doveva essere scritto nel tabellino marcatori: “Gleison Bremer è tornato”. Alla prima da titolare, – El General, come lo soprannominò Pogba – ha offerto una prestazione sontuosa, coronata da un salvataggio su un gol praticamente fatto.

Era da più di nove mesi che non lo vedevamo in campo. Le perplessità, inevitabili, c’erano tutte – Come tornerà? Avrà il passo giusto? Saprà reggere subito il ritmo? – Dubbi che, in maniera lecita, tormentavano la mente di parecchi tifosi. Bremer, però, non solo ha risposto alla grande, ha sciolto ogni incertezza. E se le gare con Borussia e Atalanta non fossero già manifesti della sua superiorità – quando, appena uscito, la Juventus aveva subito gol – ieri è arrivata la conferma definitiva.

Esiste una Juve CON Bremer e una Juve SENZA Bremer

Lo si era intuito già la scorsa stagione. Con l’arrivo di Motta (che potrà piacere o meno a Torino, ma i numeri restano fatti), la Juve non prendeva gol. Anzi, per qualche settimana aveva addirittura convinto: sette partite tra Champions e campionato, appena una rete subita fino a quella maledetta notte di Lipsia. La Juve è tornata, scrivevano in tanti. Forse erano soltanto illusioni mediatiche, parole utili a riempire pagine e palinsesti. Forse era semplicemente strano non vedere la Vecchia Signora lottare per il titolo da cinque anni. Sta di fatto che quelle strane prime sette giornate avevano fatto sognare un po’ tutti.

Poi, il risveglio

Bremer InfortunioLa sera del 2 ottobre 2024 ha segnato una svolta. Da una parte la vittoria in rimonta col golaso di Conceição, dall’altra il maledetto contrasto con Openda. Il Brasiliano poggia male, crolla, e da lì in avanti, il buio. La Juventus si smarrisce, fatica perfino in casa; 1-1 col Cagliari, cade in Champions con lo Stoccarda, subisce imbarcate… Il resto lo conosciamo.

La verità – o almeno una delle tante verità – è che Bremer è un fuoriclasse silenzioso. Non ha bisogno di gesti eclatanti, non vive di copertine. Lavora, copre, chiude, guida. Eppure ieri, quasi come fosse un regalo del karma, dopo una partita ai limiti della perfezione ha salvato il risultato di 0-0 sul tiro di Pellegrino a due passi dalla porta, con Di Gregorio già  praticamente battuto – parole sueEro nel posto giusto al momento giusto”.

Una cosa è sicura: esiste una Juve con Bremer e una Juve senza Bremer. Un giocatore monumentale, di quelli che a fine anno ti garantiscono mediamente dieci punti in più.

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