Juventus, il puzzle dirigenziale prende forma: ora tocca al direttore sportivo

La Juventus sta lentamente costruendo la propria nuova identità dirigenziale, con Damien Comolli ormai insediato stabilmente alla Continassa. Il nuovo direttore generale, operativo da circa un mese, ha già iniziato a plasmare il futuro bianconero, alternando la sua presenza a Torino con trasferte negli Stati Uniti per seguire da vicino la squadra impegnata nel Mondiale per Club. Tuttavia, il suo quartier generale resta la Continassa, dove lavora incessantemente alla definizione dell’organigramma ideale per rilanciare il club.

Modesto, il primo tassello strategico

Il primo volto nuovo in arrivo è quello di François Modesto, destinato a ricoprire il ruolo di direttore tecnico. Il suo profilo è stato scelto per la sua doppia esperienza: prima da calciatore, poi da dirigente in ambito scouting e tecnico in club europei di primo piano. Il suo arrivo rappresenta un passaggio chiave, ma non l’ultimo, nella ricostruzione bianconera. CONTINUA SOTTO

Un collegamento tra campo e scrivania

Modesto avrà un compito cruciale: sarà il punto di contatto tra l’allenatore Igor Tudor e la dirigenza. Il suo inserimento sarà immediato e operativo già dai primi giorni di ritiro, fissati per il 24 luglio. Il suo ingaggio è stato accelerato proprio per garantire sin da subito un collegamento efficace tra squadra e società, facilitando il lavoro tecnico sul campo.

Il tassello mancante: il direttore sportivo

Nonostante l’arrivo di Modesto, il quadro dirigenziale non è ancora completo. Resta infatti vacante una figura chiave: quella del direttore sportivo. Diversi nomi sono stati accostati alla Juventus nelle ultime settimane, ma la decisione definitiva non è stata ancora presa.

Tempistiche: decisione rinviata

È ormai quasi certo che il nuovo direttore sportivo non sarà operativo entro l’inizio del ritiro. Le valutazioni proseguono con attenzione, e la Juventus sembra intenzionata a prendersi tutto il tempo necessario per individuare la figura giusta, evitando decisioni affrettate. L’obiettivo è chiaro: completare la struttura con un profilo che sia in linea con la nuova filosofia dirigenziale voluta da Comolli.

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