Juventus, il budget mercato sale: tra cessioni e investimenti, 150 milioni per rilanciare il progetto Tudor

Non sarà una rivoluzione totale, ma di certo l’estate bianconera sarà tutt’altro che tranquilla. La Juventus si prepara a una sessione di mercato intensa, fatta di aggiustamenti strategici in ogni reparto, con l’obiettivo di consegnare a Igor Tudor una rosa competitiva su tutti i fronti. Servono innesti sugli esterni, rinforzi in difesa e a centrocampo, e soprattutto un nuovo volto per l’attacco. Una sfida complessa, che la dirigenza affronterà con determinazione e – soprattutto – con un budget ben delineato.

Cessioni chiave per alimentare il mercato

La Juventus ha un piano: liberare spazio in rosa e generare liquidità. I sacrifici non mancheranno e, anzi, saranno funzionali a costruire una squadra più funzionale alle idee di Tudor. Diversi giocatori sono sul piede di partenza, da chi ha deluso le aspettative a chi semplicemente non rientra più nei piani tecnici.

In cima alla lista ci sono profili importanti come Douglas Luiz e Dusan Vlahovic: due cessioni che, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, potrebbero garantire alla Juventus circa 60 milioni di euro. Una cifra significativa che, sommata ad altre uscite minori, potrebbe far salire il bottino delle cessioni a 100 milioni.

Tra i partenti più probabili anche Milik, Kostic, Perin e Rugani, da cui non si prevedono introiti elevati, ma che alleggerirebbero il monte ingaggi. Discorso diverso per giovani come Mbangula, per cui potrebbero arrivare offerte intorno ai 15 milioni. In bilico anche alcuni rientri dai prestiti e giocatori meno convincenti come Kelly, su cui si stanno facendo valutazioni.

Il budget complessivo: oltre 150 milioni per il nuovo corso

A questo tesoretto derivante dalle cessioni si aggiunge un budget già previsto di 50-60 milioni di euro, stanziati dalla società per il mercato in entrata. In totale, la Juventus potrebbe muoversi con un margine d’azione di oltre 150 milioni di euro. Una cifra che permetterà al club di intervenire con decisione in tutti i reparti.

Le priorità sono chiare: un attaccante di livello, un esterno titolare, almeno un centrocampista fisico e dinamico, oltre a innesti mirati in difesa e sulla trequarti. Tutto con l’obiettivo di costruire una squadra più equilibrata, moderna e capace di esprimere il calcio aggressivo e verticale tanto caro a Tudor.

Una Juve nuova, ma senza stravolgimenti

Non sarà una rivoluzione, ma la Juventus 2025-26 sarà profondamente diversa. Non nei nomi soltanto, ma nello spirito e nella struttura. La dirigenza, destinata anch’essa a rafforzarsi con nuove figure operative, ha davanti a sé un compito chiaro: capitalizzare bene le cessioni, investire con criterio e restituire competitività a un club che vuole tornare a vincere. Tudor aspetta rinforzi, la Juve lavora per non deludere.

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