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PRIMA SQUADRA

Frabotta: “Al mio esordio Dybala mi disse ‘Oggi fai un partitone, li mangi’. Sono passato da giocare sotto casa a farlo con Ronaldo”

Frabotta, oggi al Cesena, ricorda il suo passato alla Juventus e l’esordio in Serie A ai tempi di Cristiano Ronaldo.

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Gianluca Frabotta, ex terzino della Juventus e oggi protagonista con la maglia del Cesena, ha rilasciato un’intervista al [nome testata] in cui ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera.

L’ex bianconero, oggi ancora “bianconero” ma in Emilia, ha parlato del suo passato a Torino e delle sensazioni vissute quando esordì in Serie A nel periodo in cui Cristiano Ronaldo vestiva la maglia della Juve

Le parole di Frabotta

L’esordio con la Juve: “Prima di entrare in campo per Milan-Juve. Ero nel tunnel, la tensione era forte. Mi si avvicina un compagno: “Gianlu stai tranquillo, sei forte. Oggi fai un partitone, li mangi”. Era Dybala. Mi aveva trasmesso una carica incredibile. Avevo dei campioni al mio fianco: Cristiano Ronaldo, Bonucci, Dybala, Chiellini, Buffon sono solo alcuni”.Il primo pensiero legato alla Juventus? “Una parete di Vinovo dove sono appese le maglie di tutti i giocatori del settore giovanile che sono arrivati in prima squadra. Alla fine c’è uno specchio. Un messaggio forte: “Il prossimo a esordire puoi essere tu”ESORDIO CON LA JUVE- “Era l’ultima giornata della stagione precedente contro la Roma, la squadra della mia città. Pensare che giocavo nel parchetto sotto casa con i palloni che ogni Natale mi regalava papà, chi l’avrebbe mai detto. Avevamo già vinto il campionato. Sul pullman prima della partita festeggiavano tutti. Tutti tranne me e Zanimacchia. Avevamo un’ansia…”.

Su CR7: “Un esempio quotidiano. Mi è rimasto impresso un suo gesto. Nel corso di un’esercitazione tattica, Sarri gli mostrava i movimenti che avrebbe dovuto fare nei calci piazzati. Lui era un po’ contrariato. Era diverso, non aveva bisogno di indicazioni, sentiva dentro dove sarebbe finita la palla. Per farlo capire all’allenatore aveva strappato dell’erba e l’aveva masticata e annusata. “A me piace capire il campo, capire dove arriverà il pallone””. 

Cosa diresti al te bambino?: “Di essere orgoglioso di quanto ho fatto e di continuare a sognare. Dal giocare sotto il condominio con gli altri bambini mi sono ritrovato a farlo con Cristiano Ronaldo, perché dovrei smettere di crederci?”.

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