PRIMA SQUADRA
Juventus-Fiorentina, rigore annullato a Vlahovic: la spiegazione del VAR
Momento acceso al Franchi: il rigore fischiato a Vlahovic viene tolto dopo l’intervento del VAR.
La sfida tra Juventus e Fiorentina ha vissuto un momento acceso quando l’arbitro Doveri ha inizialmente fischiato un calcio di rigore per Dusan Vlahovic. L’intervento della sala VAR ha però ribaltato la decisione, segnalando un fallo in attacco dell’attaccante bianconero ai danni di Pablo Marì.
L’episodio ha generato discussioni e polemiche, ma la ricostruzione ufficiale ha chiarito la dinamica: Vlahovic, nel liberarsi per calciare, avrebbe trattenuto per primo il difensore avversario, portandolo a terra. Da qui la scelta di annullare il penalty e riprendere il gioco senza rigore.
Le parole della sala VAR
“Ha fischiato calcio di rigore. Per me è da togliere, Vlahovic se lo tira dietro. Io te lo farei rivedere perché prima c’è una trattenuta di Vlahovic su Pablo Marì e se lo porta a terra.”
La spiegazione di Rocchi a Open Var
“Questo è un episodio molto complesso: la prima impressione è stata rigore, avrei fatto esattamente come Doveri. Se si va ad analizzare come ha fatto correttamente il VAR, Vlahovic si libera con un colpo da campione ma trattiene per primo il difensore della Fiorentina e se lo porta addosso. Doveri vede solo la parte finale dell’episodio, qui il VAR ha lavorato molto bene, secondo me la decisione è corretta. Mi piace sottolineare l’On Field Review per la tranquillità di Doveri davanti al monitor. Quello che fa Pablo Marì di falloso è nella parte finale, che a livello sequenziale arriva dopo il fallo di Vlahovic.
Il VAR può intervenire su tutto, noi arbitri ci siamo adattati al protocollo ma la nostra interpretazione e il nostro utilizzo sono cambiati negli anni. Una OFR in più è meglio di una in meno, perché vogliamo andare verso la decisione giusta: ogni calcio di rigore che assegniamo deve esserlo al 100%. Mi preoccupa sentir dire ‘è meglio non fischiare niente’: noi non possiamo non prendere decisioni, fa parte del nostro ruolo.”
