Seguici su

NEXT GEN

Juventus, due gioelli della Next Gen verso la convocazione in Prima Squadra

Juventus, aria nuova a Torino: Tudor apre le porte ai gioielli della Next Gen

Pubblicato

il

A Roma potrebbero esserci anche loro. Non solo i veterani bianconeri, ma anche quei volti giovani che Igor Tudor ha iniziato a considerare molto più di semplici rincalzi. Con una rosa decimata dagli infortuni e dagli impegni delle nazionali, il tecnico croato ha scelto di non guardarsi indietro: ha portato in prima squadra alcuni dei talenti più promettenti della Juventus Next Gen.

Due nomi risaltano su tutti: Vasilije Adzic e Javier Gil Puche. Bentornati. Anzi, forse è il caso di dire: benvenuti. Perché stavolta, i giovani sono qui per restare.

Durante la sosta per le nazionali, la presenza dei ragazzi della seconda squadra pareva una scelta di comodo. Allenamenti completati, partitelle equilibrate, nulla più. Ma qualcosa è cambiato. A poco a poco, Tudor ha iniziato a osservare con attenzione, a testare i loro limiti, ad allargare la sua idea di “prima squadra”. Ha persino organizzato delle sfide interne tra i titolari e la Next Gen, al Training Center della Continassa. Un messaggio chiaro: questi ragazzi non sono più solo comparse.

Non è una novità che Tudor segua con attenzione il vivaio bianconero. Già durante la sua precedente esperienza accanto ad Andrea Pirlo, aveva intuito il potenziale del progetto Next Gen. E oggi, da primo allenatore, sembra determinato a costruire un ponte solido tra le due anime del club.

Chi potrebbe salire sul grande palco

Con l’infortunio di Federico Gatti, fuori per circa un mese, le rotazioni in difesa si fanno più strette. Ecco allora che spunta Gil Puche, classe 2006, centrale spagnolo dalle qualità moderne: pulito nei piedi, attento in marcatura, già messo alla prova nelle giovanili. Nonostante la giovane età, ha già attirato l’attenzione dello staff tecnico della prima squadra.

Accanto a lui, Adzic: montenegrino, talento puro. Chi lo ha visto giocare lo descrive come un trequartista d’altri tempi, con la visione di un regista e la fantasia di un dieci. Nel 3-4-2-1 disegnato da Tudor, la sua creatività potrebbe rappresentare un’arma imprevista, soprattutto nei momenti in cui servono soluzioni fuori copione.

Un futuro che comincia adesso

La Juventus non è nuova a scommettere sui giovani, ma ora sembra esserci una nuova urgenza, una voglia concreta di rendere fluido il passaggio tra le categorie. Tudor, con il suo piglio deciso e la sua attenzione al dettaglio, potrebbe essere l’uomo giusto per dare continuità a questa filosofia.

Adzic e Gil Puche sono solo due nomi, ma raccontano un’idea precisa: la Juve vuole costruire da dentro. E quando il talento bussa alla porta, è bene non lasciarlo fuori troppo a lungo.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *