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Thiago Motta, Criscito conferma: “Farà una gran stagione con la Juventus”

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L’ennesimo pareggio in extremis contro il Bologna ha aperto la prima vera contestazione in casa Juventus. Diversi tifosi allo stadio e non solo hanno alzato i primi mugugni per il gioco espresso e la gestione della rosa. I bianconeri sono l’unica squadra ancora imbattuta ma la classifica dice che per non perdere ancora terreno dalla vetta bisogna tornare ad ingranare in campionato. Sulla Juventus si è espresso Mimmo Criscito, ex giocatore dell’allenatore bianconero.

Criscito su Thiago Motta: “Thiago è una persona leale”

Un nuovo percorso richiede sempre tempo, soprattutto se ci sono stati molti cambi in rosa e in società. Sul nuovo percorso della Juventus Criscito ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:

RICORDO DI MOTTA – “Io lo conoscevo come calciatore per i suoi trascorsi con Barcellona, Atletico Madrid… Quando in una società non grandissima come il Genoa arrivano simili campioni, fa sempre un effetto strano. Lui aveva qualche problema a un ginocchio, eppure si mise subito a disposizione del tecnico e dello staff medico. E già lì notai la grandezza dell’uomo. Aveva grande umiltà. Vederlo in campo fu spettacolare. Thiago, Gasp e Milito si rivelarono i nostri valori aggiunti. Ricordo Motta con una gran voglia di scherzare, avevo legato tanto con lui, Palladino, Sculli… Quanti futuri allenatori c’erano in quel gruppo?”.

IL SUO É UN CALCIO DIFFICILE DA APPRENDERE – “No, affatto. Thiago chiede di giocare da dietro, vuole coraggio. Ecco, sì, serve gente coraggiosa, che si sappia prendere le responsabilità nei momenti difficili. Vedendolo allenare, ti accorgi che ha giocato nel Barcellona. Appena perdi palla, lui vuole andare alla riconquista del pallone. Bisogna comandare il gioco”.

PREGIO PRINCIPALE DI MOTTA ALLENATORE – “Thiago è una persona leale. Un uomo vero. Se ti deve dire qualcosa, ti parla in faccia, senza troppi giri di parole. Una dote che apprezzo, anche se talvolta forse non è sempre bello. Però lo abbiamo visto quest’anno: quando ad esempio c’era da dire che un giocatore importante non rientrava nel suo progetto tecnico, come accaduto con Chiesa, lui lo ha fatto”.

É UN ALLENATORE DA JUVE – “Assolutamente sì. Ha fatto un grande lavoro allo Spezia, è stato grandissimo con il Bologna. Ovvio che alla Juventus ci siano più pressioni, giustamente lì vogliono subito i risultati, che ora non sempre stanno arrivando. Normale che la colpa venga data all’allenatore, ma lui sta affrontando questo percorso con serenità, si vede nelle interviste. Ne sono certo, farà una grande stagione”.

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