CALCIOMERCATO
Juventus, Comolli e Chiellini tornano a Torino: il motivo
Juventus, da Washington a Filadelfia: Comolli, Chiellini ed Elkann rientrano a Torino. Il futuro di Vlahovic al centro delle strategie

Dopo l’esordio contro l’Al Ain, la Juventus si prepara ad affrontare il Wydad Casablanca nella seconda partita del Mondiale per Club. In programma a Filadelfia, il match arriva quattro giorni dopo la prima uscita dei bianconeri a Washington, dove all’Audi Field non è mancata la presenza istituzionale e dirigenziale al gran completo: dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino a Giorgio Chiellini, da Damien Comolli a John Elkann. Tutti uniti, anche nella simbolica visita alla Casa Bianca, a testimoniare l’importanza che il club attribuisce a questo torneo internazionale e al nuovo corso societario. A riferirlo è Il Bianconero.
Rientro a Torino per Comolli, Chiellini ed Elkann
Mentre la squadra continua la preparazione negli Stati Uniti, tre figure chiave della nuova dirigenza hanno fatto ritorno a Torino. Damien Comolli, Giorgio Chiellini e John Elkann sono rientrati in Italia per affrontare alcuni nodi cruciali della ristrutturazione interna. Oltre alla parte sportiva, infatti, la Juventus è chiamata a definire importanti decisioni organizzative: su tutte, la scelta del nuovo direttore tecnico, del direttore sportivo e del responsabile dell’area scouting. Un processo delicato che avrà impatti diretti sulle strategie di mercato e sull’identità futura del club.
Vlahovic, il vero nodo del mercato bianconero
Al centro del progetto Juventus, però, resta la questione Dusan Vlahovic. L’attaccante è con la squadra negli USA, ma il suo futuro è tutt’altro che definito. La sua situazione rappresenta un punto chiave per sbloccare le operazioni in entrata, soprattutto per quanto riguarda eventuali nuovi attaccanti di spessore.
In questa direzione si muove il previsto incontro tra l’entourage del serbo, guidato da Darko Ristic, e Damien Comolli. Potrebbe trattarsi di un semplice contatto telefonico o di un faccia a faccia, ma ciò che conta è il contenuto del confronto: la Juve vuole chiarezza e un accordo chiaro. Al momento, la permanenza di Vlahovic con un ingaggio rivisto al ribasso appare improbabile. Ma anche l’addio non sarà semplice, a meno di un’apertura da parte del calciatore.
La dirigenza è consapevole che il tempo stringe: una volta archiviato il Mondiale per Club, non ci saranno più margini per l’attesa.
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