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CHAMPIONS LEAGUE

Juventus, 90 minuti allo Stadium tornano a essere interminabili

La Juventus soffre ma reagisce. Pari insperato col Borussia e segnali di carattere. Allo Stadium tornano 90 minuti interminabili.

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Novanta minuti che sembrano non finire mai. Se contro l’Inter avevamo vissuto una sfida al cardiopalma, la gara con il Borussia Dortmund ha aggiunto ulteriore sofferenza ai tifosi bianconeri. Dopo un secondo tempo di pura tensione, ci ha pensato L. Kelly a ristabilire la parità, regalando a alla Vecchia Signora un pareggio che neppure Christopher Nolan avrebbe potuto sceneggiare, in una serata che sembrava ormai sfuggita di mano.

Fino alla fine

Non solo uno slogan, ma per anni la realtà di chi tifava Juventus. Come dice il maestro Francesco Repice: “La Juventus è una squadra che non muore mai”. Un concetto che, negli ultimi anni, sembrava essersi smarrito. Oggi, invece, la sensazione è che stia tornando.

Non siamo qui a esaltare qualità tecniche o tattiche sopraffine: la Juventus, in due partite, ha incassato ben sette gol. Eppure, è riuscita a battere l’Inter e a strappare un pari con il Dortmund che pochi avrebbero immaginato. Questa Juve non è bellissima, anzi, a tratti è brutta. Ma è capace di accendersi, giocare di prima e di seconda per poi affondare, grazie soprattutto alla stella che splende più di tutte: Kenan Yildiz.

Non si può più pensare che lo status risolva le partite: quel tempo è alle spalle. Oggi servono garra, sacrificio e fame. Questa Juve sembra averne a sufficienza, correndo come se ogni azione fosse l’ultima e difendendo ogni pallone come fosse una finale.

Grazie a loro per crederci davvero fino alla fine. Allo Stadium, i 90 minuti sono tornati a essere interminabili. Ed è questa la miglior notizia.

Foto: X Juventus

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