PRIMA SQUADRA
Juventus, aumenti di capitale: parlano gli avvocati di Club e Presidente
A parlare sono l’Avvocato Davide Sangiorgio (legale del Presidente Andrea Agnelli) e l’Avvocato Maurizio Bellacosa dello studio legale Severino, legale della Juventus.
L’argomento su cui si sono pronunciati è l’indagine della Procura di Torino aperta pochi giorni fa riguardo gli aumenti di capitale del club bianconero, con riferimento al tema delle cosiddette “manovre stipendi” e delle plusvalenze (sì, ancora una volta).
Juventus, aumenti di capitale e plusvalenze
«È utile ricordare che il tema delle plusvalenze per operazioni di c.d. scambio è quello da cui è partita tutta l’indagine della Procura della Repubblica di Torino che si è conclusa ieri. Ebbene, si tratta di un tema che oggi non registra alcuna novità, e rispetto al quale due sentenze della giustizia sportiva hanno già riconosciuto la piena regolarità contabile da parte della Società, che ha agito in piena coerenza con la prassi della football industry», fanno sapere i legali.
«Per quanto concerne gli accordi di riduzione e di integrazione degli stipendi, si tratta di iniziative di buon governo societario adottate nel contesto emergenziale della pandemia da Covid 19, che determinò la sospensione delle competizioni sportive calcistiche e la chiusura degli stadi», sottolineano ancora Bellacosa e Sangiorgio.
«La Società, con comunicato del 28 marzo 2020, rese nota, in piena trasparenza al mercato e ai soci, una riduzione degli stipendi concordata con i calciatori, facendo presente che eventuali integrazioni dei compensi sarebbero state negoziate e corrisposte se e quando le competizioni sportive fossero riprese e gli stadi fossero stati riaperti.
Questa situazione eccezionale di emergenza e di incertezza si è protratta, come è noto, dalla stagione sportiva 2019/20 fino a tutta la stagione 2020/21, visto che soltanto nella primavera del 2022 gli stadi sono stati pienamente riaperti al pubblico. La Società ha pertanto contabilizzato le modifiche agli stipendi e le integrazioni dei compensi in coerenza con la loro progressiva definizione e nel rispetto della disciplina contabile di riferimento», proseguono ancora.
«Quanto alla generale contestazione di aver falsificato il bilancio e aver reso comunicazioni improprie al mercato, la Juventus e i suoi esponenti ritengono di aver operato nel rispetto delle leggi e dei principi tecnico-contabili in materia. Peraltro, nel corso degli anni di interesse, Juventus si è distinta per aver dato corso, in piena trasparenza e rispettando alla lettera le normative, a due diversi aumenti di capitale.>>
<< Queste operazioni straordinarie hanno confermato la solidità della Società nel panorama del calcio italiano. In particolare, il secondo aumento di capitale, avviato autonomamente dalla Società nel giugno 2021, vale a dire alcuni mesi prima che si avesse notizia dell’indagine della Procura della Repubblica di Torino, aveva l’obiettivo di rafforzare il patrimonio della Società in seguito al forte impatto della pandemia. Gli importi di tali aumenti di capitale superano e assorbono largamente i numeri delle contestazioni di natura formale di questa indagine, che in ogni caso non avrebbero alcun effetto sull’indebitamento della società», concludono i legali.
Juventus, aumenti di capitale solo l’ultima di una serie di indagini… Inutili
Ricordate tutti quando nella primavera del 2020 scoppiò il “caso” plusvalenze? Prime pagine di quotidiani, servizi principali dei maggiori talkshow e telegiornali sportivi, social media totalmente intasati.
All’epoca era Fabio Paratici il Chief Football Officer della Juventus. I media totalmente saturi delle operazioni di mercato della Juventus analizzate al microscopio, soprattutto l’operazione Niccolò Rovella, scambiato con Portanova.
Sulla questione si pronunciò all’epoca il legale di Luciano Moggi Paco d’Onofrio, massimo esperto di diritto sportivo in Italia. Fece i suoi interventi su diverse trasmissioni, su tutte Juventibus, in cui spiegò che siti come Transfermarkt non possono in alcun modo determinare il valore reale dei giocatori, perché equivalgono alla rivista quattroruote per le auto.
Spiegandosi meglio, affermò che su quattroruote un’auto può essere valutata ad esempio venti mila euro, ma nonostante ciò nulla vieta al venditore e all’acquirente di accordarsi per un prezzo maggiore se uno dei due attori coinvolti nell’operazione economica decidono di dare al prodotto un valore più alto (o più basso).
Quattroruote non ha e non avrà mai un valore giuridico, così come Transfermarkt, quindi sarà arenata sul nascere ogni idea di legge che possa portare alla creazione di una piattaforma per la regolamentazione dei costi dei calciatori. Proprio perché è giuridicamente impossibile.
Di seguito il video in cui D’Onofrio fa scuola e prevede la sentenza sulle plusvalenze, previsione ovviamente rivelatasi poi perfetta.
Ciò ci porta alla conclusione di quest’articolo. Questa inchiesta della Procura di Torino è l’ultima di una serie di strampalate inchieste che si fanno di tanto in tanto nei confronti del club bianconero, solo perché in Italia vi è un odio viscerale sociologico nei confronti del club sabaudo.
Questa inchiesta, come tutte le altre, si concluderà in un buco nell’acqua.