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Juventus– Atalanta: scenari tattici della vigilia | Antonio Marino Match Analysis

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Juventus- Atalanta: l’analisi pre partita di Antonio Marino

Una sfida di grande valore

 

La gara contro l’Atalanta assume un peso specifico rilevante nel nostro percorso. Tornare al successo allo Stadium contro i bergamaschi rappresenta un obiettivo che manca dalla stagione 2017/18. Da allora, il bilancio casalingo racconta di cinque pareggi e due sconfitte, un dato che conferma quanto questo confronto si sia progressivamente trasformato in una sfida di alto livello competitivo.

L’Atalanta di Juric e il sistema a specchio

 

L’Atalanta guidata da Juric si presenta con un’identità chiara, fondata sul sistema di gioco 3-4-2-1. In questa configurazione, ritroveremo un avversario che si dispone a specchio rispetto al nostro assetto, dando vita a un confronto tattico diretto e di grande intensità.

Nelle prime quattro giornate la formazione bergamasca ha raccolto otto punti, segnando nove reti e subendone soltanto tre. Un rendimento che sottolinea solidità difensiva e capacità offensiva, sostenute da una media di 2.5 occasioni potenzialmente pericolose create a partita.

 

Dove colpire l’Atalanta sul lato destro

Per attaccare con efficacia l’ultimo terzo di campo sarà determinante sfruttare gli spazi che si aprono tra Zappacosta e Ahanor. In questa zona potremo creare superiorità numerica, dando fluidità alla manovra e costringendo l’avversario a uscire dalla propria linea difensiva.

Superiorità numerica sulla corsia sinistra

Sul versante opposto sarà necessario generare varchi tra Bellanova e Kossounou. L’obiettivo sarà isolare Djimsiti, chiamandolo al duello individuale. Una condizione che, se ricercata con continuità, può portarci a situazioni vantaggiose negli ultimi sedici metri.

L’impatto di David e Vlahovic

La gestione degli attaccanti sarà determinante per modulare il nostro potenziale offensivo. In avvio di gara sarà David a rappresentare il riferimento principale, grazie alla capacità di attaccare la profondità e di muoversi tra le linee creando costante imprevedibilità.

Nel prosieguo del match, l’inserimento di Vlahovic potrà cambiare il volto dell’attacco. La sua struttura fisica, unita all’efficacia nel gioco aereo e nella protezione del pallone, costringerà la retroguardia dell’Atalanta a duelli individuali complessi, aprendo così spazi preziosi per gli inserimenti dei nostri esterni e dei centrocampisti.

La gestione delle transizioni

Il confronto con l’Atalanta richiederà massima attenzione nella gestione delle transizioni, terreno su cui la squadra di Juric costruisce gran parte della propria pericolosità. Le incursioni centrali di De Ketelaere e i movimenti senza palla di Pasalic rappresentano minacce costanti, soprattutto nelle nostre transizioni negative: sarà quindi fondamentale garantire equilibrio immediato dopo la perdita del possesso.

Il contributo offensivo di Yildiz e Zhegrova

Sul piano offensivo, un ruolo determinante sarà affidato a Yildiz e Zhegrova. Il primo potrà sfruttare la sua qualità nell’uno contro uno per creare superiorità posizionale tra le linee, mentre il secondo, con dinamismo e capacità di condurre palla, offrirà ampiezza e profondità per spezzare le marcature preventive dell’Atalanta. La loro incisività potrà diventare decisiva nell’aprire varchi e nel generare occasioni di alto valore.

Scenari della gara e ruoli chiave

Sbloccare la partita in avvio potrebbe determinare l’andamento del match, consentendoci di gestire risultato ed energie con maggiore tranquillità. In questo contesto, Thuram dovrà essere dominante atleticamente, dettando i ritmi in mediana e garantendo equilibrio nelle due fasi.

Ampiezza e duelli individuali

Sul lato sinistro, Cambiaso avrà il compito di condurre palla internamente, liberando spazi per Yildiz e permettendogli di affrontare Kossounou negli uno contro uno, con l’obiettivo di creare superiorità numerica e occasioni pericolose.

Solidità difensiva e leadership

Nella fase difensiva sarà fondamentale non subire la fisicità di Krstovic. Il rientro di Bremer, nostro leader difensivo, garantirà sicurezza e ordine, permettendoci di mantenere compattezza e resistenza alle incursioni avversarie.

Contenuto originale – Antonio Marino Match Analysis

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