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Juve, missione blindare Yildiz: contratto fino al 2030 e stipendio da top player

Elkann punta sul “Capitan America” bianconero: sarà lui il volto della Signora nel mondo

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Yildiz

Kenan Yildiz non è solo un talento. È un’idea. Un simbolo. È il futuro che la Juventus vuole scriversi da protagonista, con il sorriso di un ragazzo di 20 anni e il numero 10 sulle spalle. Il volto pulito, la classe cristallina e una mentalità internazionale: il fantasista turco è il perno attorno a cui John Elkann ha deciso di costruire la nuova Juve globale.

Il messaggio è chiaro: giù le mani da Yildiz. Il talento cresciuto tra Germania e Italia, già finito nei radar della Premier League, è considerato incedibile. Un segnale forte arrivato direttamente dal vertice della galassia bianconera, condiviso con il nuovo direttore generale Damien Comolli e con Giorgio Chiellini, tornato in casa Juve nel ruolo di uomo guida.


Il 10 bianconero conquista gli USA

Yildiz è già in America, in anticipo rispetto al resto della squadra. Prima gli impegni con la Nazionale turca, poi qualche giorno di vacanza e infine il ritiro in West Virginia, dove ha atteso il gruppo guidato da Igor Tudor. Il motivo? Prepararsi al meglio per il Mondiale per Club, nuovo trampolino per diventare uomo-copertina della Juventus.

Il suo numero 10 è già il più venduto d’oltreoceano, e non è un caso: Yildiz, come Del Piero prima di lui, sta diventando un’icona. Le somiglianze con Ale non mancano, ma Kenan ha una missione chiara: “Io voglio essere Yildiz”. Eppure i numeri parlano da soli. A 20 anni, il turco ha già collezionato 48 presenze, 9 gol e 7 assist. Il paragone con il Del Piero della stagione 1994-95 (50 presenze, 11 reti, 11 assist) inizia a stare in piedi.


Il rinnovo in arrivo: contratto fino al 2030

Dietro la vetrina del Mondiale per Club, la Juventus lavora per blindare il suo diamante. L’idea è già definita: rinnovo fino al 2030, con ingaggio da 3-4 milioni l’anno, cifra da top player, in linea con lo status crescente del talento turco. Lo riferisce La Gazzetta dello Sport.

L’investimento economico è importante, ma ha una logica: Yildiz è una piccola azienda. Adidas ha scommesso su di lui fin da quando era un ragazzino nel vivaio del Bayern Monaco, e oggi è testimonial di colossi come Gillette e Clear. Molti altri brand sono pronti a salire a bordo. Il suo volto buca lo schermo, e i bambini lo adorano.


Juve globale, cuore turco

Yildiz rappresenta una Juve nuova: internazionale, giovane, affamata. Tedesco di nascita, turco d’origine, italiano d’adozione, e ora pronto a conquistare gli USA – come fece Del Piero, suo idolo assoluto, nel 1996. Tra i due c’è un rapporto vero, fatto di telefonate, consigli, pacche sulle spalle. Ale resta unico, ma Kenan è il nuovo faro. E la Juventus vuole costruire attorno a lui un progetto di calcio e marketing che guarda lontano.


📌 Prossimo step: l’Al Ain

All’esordio nel Mondiale per Club, la Juve affronterà l’Al Ain. Non sarà una finale come quella con il River Plate nel ’96, ma è comunque una tappa importante nel percorso di crescita di un ragazzo che sogna, corre, e fa sognare.

Kenan Yildiz è pronto. La Juve pure.

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