Juve, Koopmeiners non convince: manca il miracolo di Tudor

Teun Koopmeiners, ormai considerato un vero e proprio enigma, continua a far discutere i tifosi della Juve. Solo contro l’Inter ha avuto “il privilegio” di partire titolare nel campionato di Serie A. Pochi giorni dopo, ha ripetuto l’esperienza in Champions League contro il Borussia Dortmund.

Per il resto? Davvero poca roba, con un totale approssimativo di 250 minuti sul campo, ed il suo rendimento desta non poche perplessità.

Periodo nero per Koopmeiners: la Juve non può aspettare

Tornato a centrocampo, nella sua posizione più congeniale, l’olandese sembra aver perso nella Juventus la scintilla dei tempi di Bergamo. I momenti di lucidità? Rari. I passaggi a vuoto? Quelli, purtroppo, abbondano. Dopo il pareggio con il Verona, la Juve ha mostrato la sua vulnerabilità: Koopmeiners, invece di essere una soluzione, è diventato parte del problema. Nessun guizzo da parte sua.

Inutile dirlo: il legame con i tifosi della Juve è più teso che mai. La sua prima stagione, sotto le aspettative, ha alimentato lo scetticismo generale: la difficoltà ad imporsi rischia di allontanare ulteriormente la fiducia dei bianconeri. Eppure, sul piano della professionalità, non c’è nulla da dire: in fase di allenamento, l’impegno di Koopmeiners è massimo ed il rapporto con i compagni di squadra è positivo. Tuttavia, sul campo da gioco, il rendimento è sottotono.

Alla Continassa, gli interrogativi non mancano: Tudor ha fatto il suo in chiave tattica, ma non è sufficiente. Considerando il peso economico di Koopmeiners, la questione va affrontata con notevole urgenza. Legato alla Juve fino al 2029, il suo impatto sul bilancio è di 36 milioni, con un ingaggio di 4,5 milioni all’anno. Finora, i risultati ottenuti annoverano 5 gol e 3 assist: tutt’altro che un successo.

Tudor non ha intenzione di mollare il progetto di rilancio, ma il tempo per Koopmeiners scorre sempre più velocemente e la Juve, beh, avrebbe già iniziato a guardarsi intorno.