PRIMA SQUADRA
La Juve del “fino alla fine” è più concreta che mai, con una panchina che brilla

Dalle parole ai fatti: “Fino alla fine” sveste i panni di semplice motto e si tramuta in un guerriero che ha stampato sul petto il logo della Juve. Le recenti sfide contro l’Inter e il Borussia Dortmund hanno acceso i riflettori su una squadra che non si arrende, capace di stravolgere copioni che sembrano già scritti, anche nelle situazioni più intricate, e regalare finali a sorpresa esaltanti per i tifosi.
I gol di Thuram, Adzic, Vlahovic e Kelly sono come lampi di speranza: un richiamo ai giorni gloriosi della Juventus di Conte e del primo Allegri, quando la rassegnazione era un concetto da non contemplare mai.
Rinascita Juve: il campo torna a sorridere ai bianconeri
Nell’ultimo campionato di Serie A, la Juve ha mandato all’aria un totale di ben 23 punti, dopo essere andata in vantaggio contro i rispettivi avversari: un colpo al cuore per la tifoseria.
Il cambio di rotta era doveroso e necessario: in quest’ottica, l’allenatore Igor Tudor ha saputo fare la differenza, dopo aver ereditato una situazione tutt’altro che rosea dal precedente tecnico Thiago Motta. Col senno di poi, Tudor ha messo mano non solo alla tattica, ma ha lavorato sull’anima della squadra. I primi segnali di svolta per la Juventus? Già a Venezia: dopo l’iniziale svantaggio a tempo record, i bianconeri hanno saputo ribaltare la situazione, imponendosi con un rigore di Locatelli al 73′.
Ed ora, per la serie “i numeri parlano chiaro”, si arriva alla statistica più interessante: nella stagione attuale, su 11 gol realizzati dalla Juve, ben 5 gol sono stati messi a segno nell’ultimo quarto d’ora o nei minuti di recupero. Un dato che fa brillare gli occhi pensando ai miseri 17 gol su 87 dell’anno scorso. E non dimentichiamo il contributo prezioso della panchina, con 5 gol in appena 4 gare, ed è un paragone impietoso rispetto ai 14 totali conquistati nella stagione passata: Dusan da applausi, e Adzic che sembra dire “ci sono anch’io”. La Juve è così tornata ad incarnare il suo motto: chi l’avrebbe mai detto.