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Juve, bilancio 2023/24 verso i 200 milioni di perdita dopo l’accordo con Allegri. Ma conti futuri più leggeri

L’onere della transazione con l’ex tecnico verrà caricato tutto nell’attuale esercizio, già zavorrato dai mancati premi Uefa e dal lodo Ronaldo. Nel 2024-25 i benefici del risparmio sullo stipendio

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La risoluzione del contratto con Massimiliano Allegri avrà un duplice effetto sul bilancio della Juventus in chiusura il prossimo 30 giugno. L’esercizio 2023/24, anche a causa dell’indennizzo riconosciuto a Cristiano Ronaldo, chiuderà verso i 200 milioni di perdita, ma i conti futuri beneficeranno del risparmio sulle spettanze allo staff tecnico. Proprio per fronteggiare questo deficit la società aveva già completato nei mesi scorsi l’aumento di capitale da 200 milioni. A rivelarlo è La Gazzetta dello Sport.

La Juve ha sempre considerato quest’anno come una stagione di passaggio, in tutti i sensi. E con le mosse prima descritte è stata effettuata una “pulizia” di bilancio che consentirà di alleggerire i conti futuri. Il bilancio del 2024/25 beneficerà innanzitutto dei proventi della ritrovata Champions, oltre che di una parte dei premi del Mondiale per club. L’addio di Allegri, poi, comporterà un consistente risparmio sul costo del personale.

L’ex allenatore, infatti, aveva uno stipendio netto di 7 milioni più bonus per una spesa lorda annua, compreso lo staff, di almeno 15 milioni. Thiago Motta, ormai prossimo all’annuncio, viaggia su cifre più basse di almeno il 30%. Una riduzione, questa, che si inserirà nel più ampio prospetto di abbattimento degli stipendi dei tesserati, funzionale all’obiettivo del piano, quello di tendere verso la sostenibilità. Le azioni sui costi dovranno essere accompagnate da un consolidamento dei ricavi, in un difficile equilibrio tra conti e competitività. L’assunzione sportiva, infatti, è che la Juve si qualifichi continuativamente per la Champions. Se il meccanismo funzionerà, il club potrà uscire dal tunnel e raggiungere l’utile di bilancio, la generazione di cassa e la riduzione del debito entro il 2026/27.

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