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Inchiesta Prisma, l’avvocato Intrieri: “La procura di Torino non aveva la competenza, ma ormai il danno è fatto…”

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Ferrero Scanavino

L’avvocato Cataldo Intrieri, intervistato da Tuttosport, ha commentato la decisione della Procuratore Generale della Corte di Cassazione secondo cui il processo dell’inchiesta Prisma in cui è coinvolta la Juve dovrà essere spostato dalla Procura di Torino a quella di Milano.

Le sue parole: “I precedenti in materia sono assolutamente costanti e granitici nello stabilire che, per il reato di false comunicazioni al mercato, la competenza sia del luogo dove è stata diffusa la notizia. Ovvero, in questo caso, di Milano, dove ha sede la Borsa. La Procura di Torino ha cercato di sostenere, in forza di una teoria decisamente originale, che in città sia stata materialmente inserita la comunicazione, ma così non è. Anche precedenti sentenze delle Sezioni Unite sostengono con chiarezza il contrario”.  

Qualcosa non torna: “E quindi sorge spontanea, innanzitutto, una domanda: perché mai la Procura di Torino, pur conoscendo la radicata e costante giurisprudenza in materia, ha comunque svolto in prima persona un’indagine articolatamente al punto da arrivare a chiedere l’arresto del principale imputato? E io mi chiedo il perché di tanta ostinazione, soprattutto pensando ai risvolti già andati in scena sul piano sportivo. Il processo, in quell’ambito, è stato riaperto e si è poi concluso in maniera definitiva solo in forza degli atti istituiti dalla Procura di Torino che, con ogni probabilità, non aveva la competenza per indagare. Intendiamoci: gli atti d’indagine di una magistratura non competente, per legge, mantengono comunque la loro validità. Ma porsi delle domande, a questo punto, diventa inevitabile”.

I prossimi step: “Intanto a settembre arriverà la decisione della Cassazione, quindi a ottobre si dovrà nel caso attendere la sentenza di incompetenza da parte del giudice torinese. A quel punto andrà individuato un nuovo gup e fissata una nuova data per l’udienza preliminare: il processo a Milano, dunque, non partirà prima di fine anno. E, soprattutto, bisognerà comprendere quali siamo le valutazioni dei pm milanesi, che in casi simili del passato riguardanti Inter e Milan non avevano rinvenuto il reato…”.

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