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Inchiesta Last Banner, Capuano: “Tutto nato da denuncia Juve. Ribellarsi si può”

Giovanni Capuano ha commentato la sentenza Last Banner con cui è stata confermata l’associazione a delinquere per 5 tifosi Juve

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elkann ferrero

Il giornalista Giovanni Capuano, attraverso Twitter,  ha commentato la sentenza (leggi qui) con cui è stata confermata l’associazione a delinquere per 5 componenti dei Drughi, gruppo di tifosi della Juventus. Le sue parole:

Ribellarsi alle logiche delle curve si può, dunque. Anche se c’è un prezzo da pagare. Quando la prossima denuncia? Da chi?

La Corte di Appello di Torino ha aumentato le condanne per cinque esponenti della tifoseria organizzata della Juventus processati nell’inchiesta Last Banner, nata da una denuncia depositata dal club bianconero.

I giudici hanno ricalcolato la pena complessiva per Dino Mocciola a 8 anni di carcere (a fronte dei 4 anni e 10 mesi inflitti in primo grado). Per Salvatore Cava, Sergio Genre, Umberto Toia e Giuseppe Franzo le condanne sono rispettivamente a 4 anni e 7 mesi, 4 anni e 6 mesi, 4 anni e 3 mesi, 3 anni e 11 mesi di reclusione.

La sentenza ha riconosciuto l’esistenza dell’associazione per delinquere per esercitare pressioni ricattatorie e indebite nei confronti della Juventus e dei suoi dirigenti nel corso della stagione 2018/2019: intemperanze, scioperi del tifo e cori razzisti sarebbero stati orchestrati dagli ultras che non volevano perdere benefici e privilegi”.

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