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Ihattaren: “Non mi rendevo conto che il confine con la criminalità è molto sottile”

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L’Ajax ha già comunicato che Mohamed Ihattaren da gennaio tornerà alla Juventus. Il centrocampista olandese, nel frattempo, ha rilasciato un’intervista al De Telegraaf dopo il suo trasferimento a casa dell’ex professionista Abdelhak Nouri, che ha subito danni celebrali permanenti in seguito ad un arresto cardiaco in amichevole con l’Ajax nel 2017.

Mo Nouri, fratello dell’ex calciatore, è recentemente diventato l’agente proprio di Ihattaren. Le parole di Ihattaren riprese da TMW: “Vorrei essermi avvicinato a lui prima. Nella comunità marocchina, non puoi dire tutto a tua madre, ai tuoi fratelli e alle tue sorelle per puro rispetto. Non volevo tornare a casa da mia madre che piangeva ogni giorno quando avevo di nuovo problemi con me stesso. Con Mo e il resto della famiglia Nouri mi sento completamente libero di discutere di tutti i miei problemi. E se lo fai, puoi risolverli. Mo mi insegue come un pitbull, mi chiede di rispettare i miei accordi, di allenarmi duramente due volte al giorno, di osservare la mia dieta e di tagliare i legami con le persone che non hanno a cuore il meglio per me. Non mi rendevo conto che a Utrecht, nel distretto di Kanaleneiland dove sono cresciuto, il confine con la criminalità è molto sottile. A calcio, da giovane, mi venivano in mente a volte delle cose sbagliate. E mio padre lo sapeva, in tal caso mi proibiva di reagire ad un avversario, un compagno, un arbitro o un allenatore. E mi era permesso di esprimere la mia frustrazione solo al ritorno in macchina. Per rispetto di mio padre l’ho fatto”.

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