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PRIMA SQUADRA

Giuntoli: “Motta un predestinato. Rinnoveremo Vlahovic. Su Calafiori, Chiesa e trattative in entrata…” [PARTE 2]

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motta giuntoli

Di seguito, la seconda parte della lunga intervista di Cristiano Giuntoli, direttore dell’area sport della Juventus, al Corriere della Sera.

QUI LA PRIMA PARTE

ACQUISTO PIU’ COMPLICATO: “Forse Victor (Osimhen, ndr). Ci ho messo quattro mesi per portarlo a Napoli. Andava forse venduto prima, ma Aurelio (De Laurentiis, ndr) è un imprenditore intelligente e astuto. Gli devo tanto, gli voglio bene”.

CONVINCERE THIAGO MOTTA: “È evidente che con il Bologna aveva fatto così bene che non eravamo gli unici ad avere gli occhi su di lui, ne eravamo consapevoli e abbiamo giocato le nostre carte, sposando evidentemente in toto il suo progetto di calcio”.

PIANO B: “Non dico il nome, ma è un allenatore straniero che esercitava ed esercita ancora in Europa”.

RIMPIANTI: “Chi non ne ha? Avevamo l’esigenza di fare un buon mercato e mettere i conti in ordine. L’obiettivo era fare una squadra giovane, ma con uno storico che rappresentava la base”.

CALAFIORI: “È un rimpianto per tutto il calcio italiano, non della Juventus. Bisogna interrogarsi sul fatto di non aver avuto la forza di tenere in Italia un giocatore della sua portata. Le grandi squadre hanno preso tutte un difensore, non lui”.

SOSTITUZIONE VLAHOVIC: “Nel calcio di Thiago succede, nulla di particolare”.

RINNOVO VLAHOVIC E’ UN PROBLEMA? “No, un calciatore come lui con prospettive ancora importanti non può mai essere un problema, il rinnovo è un obiettivo, lo faremo. Un giocatore che vale tanto e guadagna tanto per noi rappresenta un patrimonio”.

SCUDETTO? “Presto per dirlo, ma Inter e Napoli sono le favorite. Lo dice la storia, vince sempre la squadra più esperta. L’Inter lo è, il Napoli per il cambio strategia che ha fatto lo è diventata”.

LA JUVE: “Abbiamo cambiato tanto, e quando lo fai rischi sempre. Abbiamo modificato completamente il modo di pensare calcio, partiti da zero. Non sappiamo ancora quello che possiamo fare, siamo alla scoperta di noi stessi. Adesso c’è anche la curiosità di capire, vedere cosa facciamo”.

GESTIONE SITUAZIONE CHIESA: “Con la chiarezza e la semplicità, con il giocatore e il suo entourage siamo stati sempre molto onesti, tutti insieme abbiamo cercato la soluzione più giusta per il giocatore, che è molto forte e gli auguriamo tutto il bene possibile”.

MCKENNIE: “No, lui aveva un problema di rinnovo, ma non è mai stato fuori dal progetto”.

KOOPMEINERS: “Anche questa è stata una trattativa difficile. È speciale nelle giocate, nella tecnica. Un calciatore a testa alta, sa sempre dov’è la palla, sa a chi darla. È uno tosto”.

THIAGO MOTTA: “Ha avuto un grande impatto all’interno della Juve. Modi gentili, carini, con tutti. Lui è un predestinato, molto empatico con la squadra. Ha grandissima personalità. Dà tutto, vive per questo lavoro”.

BUGIE: “Non dico bugie, ometto. Ma in ogni caso, sono bugie bianche. Le dico, ma ne subisco anche. Quando un calciatore ha già deciso di andare altrove e lo nasconde, e me ne accorgo, fingo di credere a quel che dice. Lo capisco”.

INCONTRO CON GALLIANI: “Giuro, ci eravamo visti per altro. Anche!”.

RAPPORTO CON ALLEGRI: “Mi spiace, di questo non parlo”.

RISULTATO O BEL GIOCO: “Dico equilibrio e comando del gioco, quello che mi piace di questa Juve. La squadra forte deve saper fare tutto”.

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