PRIMA SQUADRA
Gianluca Petrachi: “Conte conosce ambiente, ma ci penserebbe 10 volte prima di tornare. Su Pochettino…”
Gianluca Petrachi intervistato ai microfoni di SportItalia si è soffermato sul mercato di casa Juventus. Negli ultimi mesi proprio Gianluca Petrachi era stato indicato come nome in Pole per la posizione di Direttore Sportivo in casa Juventus. Poi il terremoto delle dimissioni del CDA ha cambiato parecchie carte in tavola.
Ringraziamo Tuttojuve.com per la trascrizione e per il virgolettato dell’intervista dell’ex Direttore Sportivo – tra le altre – di Roma e Torino ai microfoni dell’emittente sportiva diretta da Michele Criscitiello.
Gianluca Petrachi: “Ecco cosa farei se fossi DS della Juve”
“Se fossi il direttore sportivo della Juventus cosa cambierei? Quando entri in un posto devi subito capire le motivazioni di ogni singolo calciatore, perchè le motivazioni fanno la differenza, soprattutto a quei livelli: giocatori strapagati con ricchi ingaggi, devi capire chi ha voglia e chi ha l’entusiasmo di condividere un progetto.
Questo è l’aspetto da cui partirei, cercare di capire lì dentro quanti hanno la voglia di…., quanti sono arrivati. Poi da lì si parte per un percorso. Ma oggi a posteriori, dire faccio questo o faccio quest’altro sarebbe troppo semplicistico.
Gianluca Petrachi: “Ho un allenatore in mente, ma lo tengo per me. Non è un nome conosciuto”
Un allenatore da Juve per ripartire? Perchè dovrei dare indicazioni a qualcuno? Lo tengo per me e poi si vedrà. Anche perchè poi può capitare che Petrachi vada da qualche altra parte e si porti gli allenatori in cui crede.
Sarebbe un outsider? Sicuramente non conosciutissimo, mi piacere prendermi anche delle responsabilità. Non mi spaventa l’idea di portare un allenatore che magari non è… faccio il nome di Pochettino, che è stato al Paris Saint-Germain.
Gianluca Petrachi: “Antonio Conte-Juve? Ecco come la penso…”
Se la rifondazione Juve dovrebbe partire dal ritorno di Conte? Conte sarebbe quell’allenatore che conosce l’ambiente, che ha vinto, ha una mentalità, ha una cultura e soprattutto uno spirito che lo ha sempre contraddistinto. Lì saresti già avvantaggiato.
Ma oggi Conte è un allenatore che a mio avviso, prima di fare una scelta del genere, ci pensa 10 volte, non una volta, perchè comunque lui è un pragmatico, uno concreto, prima dovrebbe guardare che tipo di prospettive il club gli mette a disposizione, che tipo di ristrutturazione può permettersi di fare anche a livello economico, fare le giuste valutazioni.
Antonio rimane comunque un allenatore moderno, non fa parte dell’antico, è un allenatore che lo ha dimostrato anche l’anno scorso, ha fatto vincere l’Inter dopo tanti anni facendo delle cose importanti, sicuramente anche con un mercato importante. Sono cose che si devono coniugare”