PRIMA SQUADRA
Giaccherini: “La Juve può dominare. Occasione per David per ritrovare sé stesso”
Giaccherini, doppio ex con il cuore bianconero: i ricordi alla Juve, i rimpianti a Napoli e uno sguardo sulla sfida di domani
Alla vigilia della supersfida al Maradona, Emanuele Giaccherini è tornato a parlare del suo doppio passato tra Juventus e Napoli, due realtà molto diverse che hanno segnato la sua carriera. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il centrocampista toscano ha raccontato i suoi due anni magici a Torino, al fianco di leggende come Pirlo, Buffon e Del Piero. Si è poi soffermato sul rammarico per l’esperienza a Napoli, dove non è riuscito a lasciare il segno. Infine si è concentrato sulla delicata partita di domani, un match che entrambi gli allenatori vorranno certamente vincere.
INTERVISTA DI GIACCHERINI A LA GAZZETTA DELLO SPORT
RICORDI SULLA JUVE – “In due anni meravigliosi ho vissuto con dei campioni, ho vinto e sono cresciuto tanto a livello personale. Quando sei nello spogliatoio con Pirlo, Buffon e Del Piero impari tanto soprattutto nella mentalità, nell’affrontare le partite e la pressione. Sono arrivato con parecchio scetticismo da parte dei tifosi e sono andato via con tanti rimpianti da parte loro, perché ho dimostrato di valere quella maglia. È una delle cose più belle che mi porto dentro“.
SULL’ESPERIENZA A NAPOLI – “Lì, purtroppo, non sono riuscito a lasciare un segno forte. Sono arrivato a 31 anni dopo l’Europeo del 2016 e mi sembrava bello indossare di nuovo la maglia di un grande club, rifare la Champions League, lottare per il campionato come accadeva nella Juve. Purtroppo non ho avuto la possibilità di incidere, però sono stato benissimo: la gente è passionale e calorosa, vive per il calcio e per il Napoli, aspetta la partita con la Juve tutto l’anno. La città è meravigliosa, ma dal punto di vista professionale non sono riuscito a incidere: un mio rammarico, non dipeso però solo da me“.
SUL RITORNO ALLO STADIUM – “Entrai allo Juventus Stadium e ci fu un caloroso abbraccio da parte dei tifosi bianconeri, una standing ovation. La gente non dimentica, nonostante giocassi da avversario in una grande rivalità. È un orgoglio aver vissuto queste emozioni“.
SULLA SFIDA DI DOMANI – “La Juve può dominare. Mi aspetto grande personalità, la voglia di fare la partita. Spalletti ha messo molti giocatori nelle posizioni ideali: Koopmeiners, McKennie, Kostic rivalutato, Yildiz più libero per favorirne estro e talento. Ecco, deve trovare i gol degli attaccanti, che storicamente con lui segnano tanto. Con Vlahovic fermo, c’è l’occasione per David per ritrovare se stesso, d’altronde è uno da oltre 100 gol in carriera“.
CHE PARTITA SI ASPETTA – “Lasciamo stare la classifica e guardiamo le ultime due settimane. Sarà una partita aperta tra due grandi squadre in un momento positivo: entrambe vorranno vincere. Con Conte e Spalletti, avranno di sicuro la mentalità per provarci fino alla fine“.
